Boris Johnson resterà premier per un altro po’ (probabilmente fino in autunno) ma nell’immediato lascerà la guida dei Tory. È aperta quindi la corsa tra i conservatori per individuare il successore. Tre i nomi inseriti nella lista dei papabili: Nadhim Zahawi, cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak, che è stato capo del Tesoro dal febbraio 2020, Sajid Javid, fino all’altro giorno ministro della Sanità, dimessosi quando è divampato il caso Pincher.
Nel frattempo, Caroline Johnson, vicepresidente del partito Tory, ha presentato le sue dimissioni. Una decisione che, ha ammesso, “non è stata presa alla leggera”. E ha aggiunto: “Credo che tentare di restare quando c’è la scritta sul muro non può che danneggiare il nostro Partito e quindi il nostro Paese”.
Tutto questo in un quadro di dimissioni a pioggia: oltre cinquanta i rappresentanti che hanno lasciato il Governo. Pure Michelle Donelan, indicata meno di 48 ore come fa ministro dell’Istruzione al posto di Zahawi, ha deciso di lasciare l’incarico. Prima di lei il ministro della Scienza George Freeman aveva detto alla Bbc che avrebbe lasciato l’Esecutivo: “Il troppo è troppo”. Stessa cosa pure per il ministro della Giustizia, James Cartlidge: “In qualità di ministro dei Tribunali, mi sono sentito in dovere di rimanere in carica a causa della situazione molto impegnativa nella Corte della Corona. Ma è chiaramente impossibile continuare”.
Cosa succederà? In pratica, BoJo si è dimesso da leader dei Tory (“mi dimetto, ma non volevo farlo”), con l’impegno di rimanere primo ministro fino alla scelta del successore alla guida del partito di maggioranza. Le elezioni interne dei conservatori dovrebbero essere convocate in estate.
Le parole di Boris Johnson
“Quando il gregge si muove si uniscono tutti. Nessuno è indispensabile: il nostro sistema darwiniano riuscirà a trovare un nuovo leader a cui darò tutto il mio sostegno”: queste le parole di Boris Johnson. Poi ha ricordato che “in politica nessuno è lontanamente indispensabile”. In più, si è detto “immensamente orgoglioso” di aver portato a compimento la Brexit nei suoi tre anni a capo del governo, annunciando oggi le sue dimissioni da leader Tory.
Aggiornato il 06 novembre 2023 alle ore 11:56