Les jeux sont faits. Terremoto politico in Francia: i risultati del secondo turno delle elezioni legislative per la nuova Assemblea nazionale registrano una sonora sconfitta per il presidente, Emmanuel Macron. Esulta invece Marine Le Pen. Infine, sogghigna il leader della sinistra, Jean-Luc Mélenchon (“non c’è nessuna maggioranza, noi non rinunciamo all’ambizione di governare il Paese”) mentre resta alto il livello di astensionismo.
Ma riavvolgiamo il nastro. Sono 245 – su 577 – i seggi conquistati dalla coalizione (Ensemble!) di Macron. Ovvero, una meta decisamente lontana dai 289 seggi utili per ottenere la maggioranza assoluta. Inevitabilmente, governare diventerà più difficile. Di certo, Macron al momento è indebolito. Elisabeth Borne, premier francese, commenta: “È una situazione inedita che rappresenta un rischio per il nostro Paese, viste le sfide che dobbiamo affrontare, sia sul piano nazionale che internazionale”. Da qui l’appello all’unità per “costruire una maggioranza d’azione” per il Paese, ipotizzando “compromessi” per tenere la rotta. In soldoni: alleanze e rimpasti.
In questa valle di lacrime, però, c’è chi sorride. Marine Le Pen (Rassemblement National) passa da 8 a 89 seggi: “Siamo riusciti a eleggere un gruppo molto forte di deputati all’Assemblea, che d’ora in poi sarà ancora più nazionale. Sarà di gran lunga il più numeroso della storia della nostra famiglia politica”. Un risultato, per Le Pen, che è utile per “preservare il Paese dal regno del partito unico”. Con l’aggiunta: “Faremo un’opposizione ferma, senza connivenze, ma responsabile”. L’obiettivo è chiaro: “Il nostro solo interesse è quello della Francia”. Dall’Italia è immediato il plauso di Matteo Salvini. Queste le parole su Facebook del leader della Lega: “Risultato storico alle elezioni francesi per l’amica Marine Le Pen, mai eletti così tanti parlamentari: brava”. Poi, nel corso di Zona Bianca, su Rete 4, chiosa: “Sono contento per Le Pen e i francesi. Lei ha parlato di lavoro in Francia come lo fa la Lega in Italia. Mentre altri parlavano di massimi sistemi, lei ha convinto milioni di francesi sulla necessità di cambiare mettendo al centro il lavoro, la famiglia come fa la Lega. anche se in questo Governo con il Partito Democratico e il Movimento Cinque Stelle è difficile parlare di alcuni temi, come la Flat tax”.
Per chiudere, Nupes (il blocco delle sinistre guidato da Mélenchon) ottiene 135 seggi.
Aggiornato il 21 giugno 2022 alle ore 09:25