Bavaglio russo: Novaya Gazeta sospende le pubblicazioni

Un bavaglio in salsa russa. Il quotidiano Novaya Gazeta ha sospeso le pubblicazioni (sulla carta e sul web) “fino alla fine dell’operazione speciale sul territorio dell’Ucraina”. Una decisione, questa, arrivata dopo aver ricevuto un nuovo avviso dall’Agenzia federale russa per i mezzi di comunicazione (Roskomnadzor).

Il giornale Novaya Gazeta, in precedenza, si era visto sventolare davanti un cartellino giallo, con tanto di ordine di non utilizzare mai la parola “invasione”. Roskomnadzor, difatti, aveva spiegato: “Solo le fonti ufficiali russe hanno informazioni attuali e affidabili”. Nello specifico, rivolgendosi ad alcuni media, l’autorità statale aveva ordinato di togliere dai contenuti i riferimenti ai civili uccisi dall’esercito russo in Ucraina oltre a eliminare termini quali “invasione”, “dichiarazione di guerra”, “offensiva”. Se non è una censura, poco ci manca.

Per Roskomnadzor, i mezzi di informazione finiti nel mirino riportavano “false informazioni sugli attacchi alle città ucraine da parte delle forze armate russe e sulla morte di civili in Ucraina a seguito delle azioni dell’esercito russo, nonché materiali che descrivono l’operazione speciale in corso come un attacco, un’invasione o una guerra”. Aggiungendo: “Se le suddette informazioni false non vengono cancellate, l’accesso a tali risorse sarà limitato ai sensi dell’articolo 15.3 della legge federale numero 149-Fz sull’informazione, le tecnologie dell’informazione e la protezione delle informazioni. Questo reato è punibile con una sanzione amministrativa fino a cinque milioni di rubli”.

Aggiornato il 29 marzo 2022 alle ore 15:15