Il protagonismo di Baku nella sicurezza energetica dell’Europa

Si è svolta in Azerbaigian, presso Baku, la VIII Riunione ministeriale del Consiglio consultivo del Corridoio meridionale del gas. Ai lavori hanno partecipato autorevoli esponenti della diplomazia internazionale e delle istituzioni europee, tra i quali, il commissario europeo per l’energia Kadri Simson, il commissario europeo per il vicinato e l’allargamento Oliver Varhelyi, nonché rappresentanti di Stati Uniti, Regno Unito, Turchia, Georgia, Italia, Grecia, Bulgaria, Albania, Croazia, Ungheria, Montenegro, Romania, Serbia, Macedonia del Nord, Moldova, Bosnia ed Erzegovina, Ucraina e Turkmenistan. Anche l’Italia ha partecipato ai lavori con una propria delegazione guidata dal sottosegretario del ministero della Transizione ecologica Vannia Gava. Un evento particolarmente importante per l’Italia e l’Europa.

Recentemente, il sottosegretario Manlio Di Stefano aveva rimarcato la necessità di raggiungere quanto prima la portata di dieci miliardi di metri cubi di gas naturale, al fine di rendere il Tap pienamente operativo. Il sottosegretario ha sottolineato l’opportunità di raddoppiare la portata del Tap in senso strategico, con l’obiettivo di diversificare le fonti di approvvigionamento di gas naturale e incrementare la sicurezza energetica europea. Nel lungo periodo, inoltre, l’infrastruttura potrebbe essere utilizzata anche per il trasporto di idrogeno. A margine della riunione il sottosegretario Vannia Gava, in un’intervista ad Agenzia Nova, ha dichiarato: “È indiscutibile che la scelta di aderire a Tap è stata lungimirante. Per fortuna, in questo momento straordinario per motivi macroeconomici e geopolitici, la possibilità di diversificare le nostre fonti di approvvigionamento con il Tap ha ridotto di circa il 10 per cento l’aumento del costo del gas. Un’ancora di stabilità che dobbiamo rendere ulteriormente forte”.

Ilham Aliyev, Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian, ha partecipato ai lavori della Ministeriale con un discorso introduttivo dedicato all’importanza della diversificazione energetica e alla grande soddisfazione internazionale per la realizzazione del gasdotto Tap, evidenziando una “immensa gratitudine per i tutti i partecipanti al progetto e in particolare alla Commissione europea”. L’Azerbaigian e la Commissione europea hanno lavorato intensamente e con successo all’attuazione del progetto energetico che cambierà le prospettive economiche del Caucaso, del Mediterraneo e dell’Europa. Un riconoscimento che pone al centro della scena energetica internazionale, insieme all’Azerbaigian, la Turchia, la Georgia, la Grecia, la Bulgaria, l’Albania, l’Italia e la capacità di fare rete tra tali diversificate realtà. Il Presidente dell’Azerbaigian ha rimarcato l’importanza del Corridoio meridionale del gas per il suo impatto “in tutte le principali istituzioni finanziare internazionali. La Banca mondiale, la Bers, la Banca asiatica di sviluppo, la BEI e la Banca asiatica per le infrastrutture e gli investimenti hanno partecipato e finanziato il progetto ponendo la cooperazione internazionale sul gas al centro delle scelte energetiche del futuro”. La richiesta energetica di gas cresce in tutto il mondo e l’Azerbaigian è riuscita ad aumentare le sue esportazioni verso i mercati internazionali e l’Europa.

L’anno scorso sono stati registrati quasi 19 miliardi di metri cubi di gas in transito dall’Azerbaigian verso Turchia, Italia, Georgia, Grecia e Bulgaria. Inoltre, l’Albania concluderà prossimanamente la rete nazionale di distribuzione del gas, consentendo una crescita energetica anche per le realtà territoriali dei Balcani Occidentali. “Mi guardo intorno in questa stanza e vedo tanti ministri nonché rappresentanti istituzionali dei Balcani occidentali. La vostra presenza qui è una prova dell’importanza del corridoio meridionale del gas per l’Unione europea e per la regione balcanica. Quello che stiamo vivendo è un momento estremamente delicato per la sicurezza energetica dell’Europa e l’Azerbaigian è sempre stato un partner affidabile per l’Ue”, ha dichiarato il commissario europeo per l’Energia Kadri Simson, durante la riunione ministeriale.

Gas e diversificazione energetica: l’Azerbaigian punta a nuove proposte e nuovi progetti energetici internazionali con l’ottimizzazione dei giacimenti del gas e delle energie rinnovabili. Il presidente azero ha lanciato l’idea della produzione di gas condensato dal giacimento di “Absheron” che dovrebbe avviare la produzione entro un anno. Un altro grande giacimento è quello di “Babak” e anche in questo scenario si prevede una cooperazione internazionale importante. “Il progetto del Corridoio meridionale del gas è concluso, ma il nostro lavoro comune continua. Sono sicuro che una sana cooperazione genererà ottimi risultati”, ha dichiarato Ilham Aliyev. L’Azerbaigian punta anche a nuove fonti energetiche alternative e gli investimenti del futuro riguarderanno l’ottimizzazione della produzione del gas e le nuove modalità energetiche sostenibili. L’accordo sottoscritto tra la Commissione europea e il ministero dell’Energia dell’Azerbaigian punta alla valorizzazione e alla promozione dell’energia rinnovabile per creare nuove opportunità, rafforzare la sicurezza energetica, la cooperazione diplomatica e il fiorire di nuovi legami economici e commerciali tra Stati.

Aggiornato il 09 febbraio 2022 alle ore 18:05