Nicaragua, le elezioni farsa di Daniel Ortega

Daniel Ortega vince le elezioni farsa in Nicaragua. Il presidente vince il quarto mandato, dopo aver fatto arrestare i candidati delle opposizioni. Per restare 14 anni al potere, Ortega ha fatto arrestare sette candidati dell’opposizione. I 13.459 seggi sono stati presidiati da circa 30mila militari e poliziotti. La giornata elettorale è trascorsa senza incidenti di rilievo, ma l’opposizione ha evidenziato un altissimo tasso di astensione, un dato negato dal partito di governo.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha definito “una farsa” le elezioni presidenziali in Nicaragua. “Quello che il presidente nicaraguense Daniel Ortega e sua moglie, la vicepresidente Rosario Murillo, hanno orchestrato oggi è stata una pantomima elettorale che non era né libera né giusta, e certamente non democratica”, ha detto Biden in una dichiarazione della Casa Bianca sulle “elezioni fasulle del Nicaragua”. D’altro canto, a Ortega arriva il sostegno della Russia. La squadra di “accompagnatori” inviati da Mosca per seguire la giornata elettorale in Nicaragua ha dichiarato a Managua che le autorità elettorali e le persone che hanno partecipato attivamente al voto hanno fatto tutto il necessario affinché le elezioni si svolgessero in un ambiente appropriato, trasparente e libero”.

In una conferenza stampa, riporta il portale di notizie filogovernativo La 19 Digital, Dmitry Novikov, rappresentante della Duma di Stato della Federazione russa, ha affermato di aver potuto osservare come “le autorità elettorali e le persone che hanno partecipato attivamente al voto hanno fatto tutto il necessario affinché le elezioni si svolgessero in un ambiente appropriato, trasparente e libero”.

Da parte sua, tuttavia, il presidente del Costa Rica Carlos Alvarado, ha annunciato via Twitter di non voler riconoscere le elezioni svoltesi ieri in Nicaragua. “A causa della mancanza di condizioni e garanzie democratiche – ha dichiarato – non riconosciamo le elezioni nicaraguensi. Chiediamo al governo di liberare e ripristinare i diritti dei prigionieri politici, nonché alla comunità internazionale di promuovere il dialogo per recuperare la democrazia in Nicaragua”.

L’osservatorio Urnas Abiertas ha registrato una serie di irregolarità durante le elezioni. Nelle prime ore dello svolgimento del voto, secondo Urnas Abiertas, sono stati segnalati 200 atti di violenza nei seggi, come intimidazioni e l’impedimento a esponenti dell’opposizione di presidiare i seggi, ma anche obbligo per i dipendenti statali di inviare ai superiori candidati la prova che li avevano votati. Sono stati segnalati anche arresti di giornalisti, in seguito rilasciati. Gli elettori sono stati costretti a votare anche utilizzando auto e ambulanze per trasportarli ai seggi, vanificando così lo “sciopero elettorale” a cui i nicaraguensi sono stati invitati dall’opposizione dopo l’arresto dei candidati delle opposizioni, denuncia ancora Urnas Abiertas.

Aggiornato il 08 novembre 2021 alle ore 16:23