Afghanistan: incontro tra Draghi e Macron

Dal piano di evacuazione da Kabul al tema sull’accoglienza dei profughi. Il presidente francese Emmanuel Macron – stasera alle 20,30 – riceverà a Marsiglia il premier italiano, Mario Draghi: quasi sicuramente i due parleranno della crisi umanitaria che si è creata in Afghanistan.

Le posizioni di Macron e Draghi, in linea di massima, sono simili. Va ricordato che la Francia, in ambito Onu, ha caldeggiato la proposta di una safe zone a Kabul, mentre l’Italia cerca di fissare le iniziative del caso con le Nazioni Unite. Nel pomeriggio di ieri, il nostro presidente del Consiglio ha avuto una conversazione telefonica con Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite. Un colloquio, questo, che ha focalizzato l’attenzione su ciò che sta accadendo in Afghanistan, oltre a convenire su un aspetto: il ruolo che le Nazioni Unite possono svolgere circa l’assistenza umanitaria a favore del popolo afghano. Una cosa è certa: Draghi intende rilanciare l’asse con Macron.

Unione europea e aiuti umanitari

Sul tavolo dell’Unione europea è presente il piano di aiuti umanitari all’Afghanistan e finanziari nei Paesi della regione. Parallelamente, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha parlato via telefonica con Filippo Grandi, alto commissario dell’Onu. Le questioni affrontate sono state il sostegno e la collaborazione tra il nostro Paese e le Nazioni Unite, il coordinamento multilaterale e il ruolo dell’Unhcr (agenzia delle Nazioni Unite specializzata nella gestione dei rifugiati) per mettere in piedi la strategia dell’Italia nell’area. A margine, l’Alto commissario Onu per i rifugiati ha commentato: “Il sostegno dell’Italia agli sfollati afghani all’interno e all’esterno del loro Paese e la sua disponibilità ad aiutare i Paesi ospitanti nella regione, attraverso misure finanziarie e di altro tipo, sono molto apprezzati”.

La missione in Francia di Mario Draghi

Mario Draghi, in una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, illustrerà lo scopo della missione transalpina. Il premier sta andando avanti per scongiurare che l’Europa possa procedere senza una chiara comunione di intenti e per avere una risposta chiara – e globale – sull’accoglienza dei profughi. L’obiettivo è l’esistenza di una cooperazione dei Paesi Ue e che si organizzi un G20 su tema.

Aggiornato il 06 marzo 2023 alle ore 10:51