Sangue a Kabul

Una strage annunciata. Dopo quanto accaduto ieri all’aeroporto di Kabul, il bilancio è tragico. Secondo il Wall Street Journal, sarebbero oltre 100 le vittime degli attentati (tra questi tredici soldati americani già accertati e almeno 90 cittadini afghani). Kenneth McKenzie, capo del comando centrale Usa, ha riferito che Washington è pronta alla rappresaglia contro gli autori dell’attacco. Un attacco “complesso”, secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, nella zona dell’Abbey Gate, un’area controllata dagli americani e dalla Gran Bretagna, dove si trovavano 5mila persone.

La cronologia dei fatti

Facciamo un passo indietro. La prima esplosione sarebbe opera di un kamikake che si è fatto saltare in aria all’esterno del Baron Hotel, che in questi giorni ha ospitato giornalisti e truppe del Regno Unito. Poi è stata la volta di un altro kamikaze o un’autobomba (secondo altre versioni) nei pressi del gate, nelle vicinanze di un canale fognario “trasformato” in sala d’attesa per chi vuole scappare dal Paese. Nel corso della serata l’Isis ha rivendicato gli attacchi.

Le parole dei testimoni

Drammatica la testimonianza di uno dei testimoni: “È stato come il giorno del giudizio universale, persone ferite ovunque. Ho visto persone correre con il sangue sui loro volti e sui loro corpi”. Nessun italiano risulterebbe coinvolto nell’attentato. Poco prima degli episodi di sangue, un C-130 del nostro Paese con a bordo anche dei giornalisti è decollato mentre una mitragliatrice afghana sparava in aria per disperdere la folla. A bordo del mezzo sono stati vissuti attimi di terrore.

Isis-K

Per Usa e Gran Bretagna resta ferma la certezza che l’attacco sia opera dell’Isis-K, ossia lo Stato Islamico della provincia afghana del Khorasan, gruppo vicino all’Isis nemico di Al Qaida e dei talebani. Boris Johnson, premier britannico, ha dichiarato che l’evacuazione andrà avanti come previsto. Emmanuel Macron, presidente francese, ha riferito che le evacuazioni procederanno fino al 31 agosto. Canada e la Germania hanno già lasciato l’Afghanistan.

Le parole di Joe Biden

Non dimenticheremo, vi prenderemo e ve la faremo pagare”: questo uno stralcio dell’intervento di Joe Biden, che ha parlato in diretta alla nazione. Dopo aver ricordato gli “eroi morti a Kabul per una missione altruista”, ha aggiunto: “Difenderò i nostri interessi e la nostra gente con ogni mezzo a mia disposizione”. E ancora: “Abbiamo motivo di credere che sappiamo dove si trovino i leader che hanno ordinato” l’attacco. Con una precisazione: “Possiamo e dobbiamo completare questa missione, lo faremo. È quello che ho ordinato. Continueremo l’evacuazione, l’America non si farà intimidire dai terroristi”.

Aggiornato il 27 agosto 2021 alle ore 12:52