Non solo pietà

Quanto sta accadendo mostra che la storia ormai si è trasferita, non ci tiene in considerazione, si svolge altrove. Noi siamo il recipiente di vicende straniere, ne raccogliamo i frammenti umani: profughi, migranti, banditi, terroristi, poveracci, poverini. Siamo diventati una cassapanca che raccoglie umanità ammucchiata, indifferenziata. Il nostro ruolo sotto-storico non consiste nel compiere imprese per risolvere ma ospitare… ospitare e niente più.

Da quando abbiamo evitato l’orrore delle guerre ne subiamo gli orrori. Cosa faremo per l’infelice popolo afghano? Combatteremo i talebani? Non se ne parla! Soccorreremo profughi e popolazione, ossia favoriremo i talebani! Se non riacquistiamo orgoglio e volontà di potenza, scadremo nella volontà di impotenza. Spesso siamo cattivi con i deboli, deboli con i cattivi. Se gli afghani non intendono combattere, come afferma il presidente degli Stati Uniti, non ne consegue che non combattano gli Stati Uniti! E soprattutto: perché gli afghani non vogliono combattere, se è vero? Ma perché gli Stati Uniti non li hanno tutelati dalla corruzione, non ne hanno elevato il benessere, non hanno dato sostanza alla libertà? Sono rimasti stranieri, padroni, credendo che bastasse proclamare democrazie e libertà per attrarre.

Certo, è difficilissimo estirpare usanze millenarie, specie il dominio sulle donne, ma al dunque hanno fallito. E il modo del fallimento è il peggior fallimento. Non solo: impedire la vittoria dei talebani e la penetrazione cino-russa non costituivano mete essenziali? Che sta accadendo, gli Stati Uniti si ritraggono dal mondo? Non è nell’interesse degli Stati Uniti combattere in Afghanistan, dice il presidente americano. È nell’interesse degli Stati Uniti che la Cina si espanda in luoghi strategici e pare ricchissimi?

Se gli Stati Uniti non sono in condizioni di svolgere una politica mondiale abbiano il coraggio di rivelarlo, significa che l’Europa deve fare da sé. Sarebbe catastrofico per noi subire direttive statunitensi, ma non tutelati dagli Stati Uniti. La rovina afghana danneggerà l’Europa. Ripeto: siamo diventati il baule di quanto accade nel mondo. Non facciamo la storia, raccogliamo spezzoni insanguinati degli avvenimenti lontani, esterni.

Non possiamo contentarci di un ruolo umanitario! Assolutamente no. Non siamo l’ospizio del pianeta. Siamo la grande Europa. È bene che i giovani riacquistino orgoglio delle nostre nazioni e dell’Europa. Non limitiamoci alla carità: interveniamo! Vedremo se l’Europa è capace di predisporre un esercito! Brutta la guerra, subirla è peggio che difendersi. Ma guarda, tanto strepito contro i terroristi, e si consente il trionfo dei terroristi! E qualche dubbio dovrebbero concepirlo anche russi e cinesi. Non è facile capire.

Bene, sembra che l’Europa abbia compreso: la Russia può collaborare con noi. E vi aggiungono la Cina. Abbagliante se gli Stati Uniti ci frenassero. Non solo sbagliano ma ci fanno sbagliare. Periodo esplosivo, tossico, da veri statisti, di nuovi e tremendi squilibri. Il G7, vedremo. Il G20 con Russia e Cina, ancora meglio. Ma inutile girare sull’argomento. Con i talebani o si fa la guerra o si subisce la tirannia. Vedremo. Il 31 agosto dovremmo completare il rimpatrio, diversamente i talebani minacciano violenza sugli occidentali. Il premier inglese già prefigura un ulteriore tempo di permanenza in Afghanistan. Ottimo. Se i talebani useranno le armi anche “noi” potremmo, dovremmo usarle. Ritorno in Afghanistan! Ritorno in Afghanistan contro i talebani. Che sogno! Facciamo rivivere Charles de Gaulle o Winston Churchill e il sogno è pieno. Occorrono statisti, non lettori di paginette. Comunque, gli eredi dell’eroico Massoud sono disposti a combattere, sostenerli nettamente. Non vedo giovani a migliaia sbandierare per l’Afghanistan, donne gridare all’asservimento delle donne. Ciascuno decide per sé. Quando accade in Afghanistan è tragico per gli afghani, non sia disonorevole per noi. E, insisto, non solo pietà!

Aggiornato il 26 agosto 2021 alle ore 11:36