Nader Kadhim ha coniato il termine al-istifraq, o “africanismo”, per descrivere lo studio di come gli arabi neri sono immaginati e ritratti negli scritti arabi. Il suo libro sottolinea gli elementi fondamentali che caratterizzano questa concezione, riportando le storie arabe classiche e medievali, scritti odeporici, trattati sull’astronomia, sulla medicina, sulla filosofia, sulla geografia, teologia, storia, biografie, fino alle scienze marine, dove i neri sono rappresentati sempre come inferiori. Ancora oggi questa rappresentazione peggiorativa è presente in alcuni ambiti della società e della cultura araba. In questi contesti si svolge la tragedia delle ragazze nere migranti dal centro Africa verso la Libia, dove, considerate “merce”, subiscono, sia nel percorso della rotta, che nella destinazione, violenze, stupri e vengono sfruttate nel mercato della prostituzione.

Il viaggio dalla Libia verso l’Europa, quando non riesce, lascia queste ragazze in un profondo pantano intimo, dove il rimpianto delle sofferenze patite nella terra d’origine resta l’unico sollievo.

Aggiornato il 01 luglio 2021 alle ore 10:14