Più tasse e meno libertà: ecco Biden

Più tasse, meno libertà. Il menù indigesto è presentato da Joe Biden: il presidente degli Stati Uniti, nel corso del suo primo discorso al Congresso, ha messo sul tavolo pietanze per nulla digeribili. Tra spesa pubblica fuori controllo e tanta retorica, il “moderato” Biden ha sostenuto che “il futuro dell’America è nelle nostre mani”. Ma, a un primo sguardo, il programma è altamente ultra-progressista.

“È ora che le grandi aziende americane e i più ricchi paghino la loro giusta quota. Solo quello che è giusto – ha sostenuto – i dati mostrano come il 55 per cento delle aziende più grandi ha pagato zero tasse federali sul reddito lo scorso anno su oltre 40 miliardi di utili”. Con un gran finale (da film): “Ora bisogna voltare pagina, è il Paese che lo vuole”.

Il piano di spesa per ricostruire il Paese, inevitabilmente, è destinato a incontrare l’opposizione dei Repubblicani. Consapevole di trovarsi con la strada in salita, Biden si è appellato a Democratici e Repubblicani: a loro ha chiesto l’appoggio al suo piano da 2,3 miliardi di dollari per le infrastrutture e quello da 1,8 miliardi di dollari per le famiglie, oltre a difendere la sua intenzione di alzare le tasse sull’un per cento della popolazione.

Aggiornato il 29 aprile 2021 alle ore 13:01