Danimarca, redditi sopra 60mila tassati al 55,8 per cento

La Danimarca è tra i Paesi Ocse quello con il rapporto gettito fiscale/Pil più alto, pari al 46,7 per cento. L’Italia è al sesto posto con un rapporto pari al 42,1 per cento. Per entrambi i Paesi il valore è nettamente superiore alla media Ocse, che si attesta al 34,2 per cento. A sorpresa, la nazione di Amleto è anche il secondo Paese per evasione fiscale pro-capite dopo l’Italia (3,027 euro contro 3.156) nonostante un sistema anti-evasione considerato eccellente. Nel 2008 la Danimarca ha messo a punto una riforma fiscale per alleggerire il peso sul redditi da lavoro.

Oggi le persone fisiche in Danimarca sono tassate con 4 diverse imposte, fra cui l’imposta per la chiesa danese che però è facoltativa. Sui redditi personali da lavoro gravano un’imposta statale, una comunale, un contributo al mercato del lavoro (c.d. Am-Tax) e l’imposta ecclesiastica. Il sistema comprensivo di tutte le tre imposte sommate, vanno da una tassazione al 38 per cento fino a raggiungere un massimo del 55,8 per cento esclusa la tassa ecclesiastica. A differenza che in Italia, è possibile per i lavoratori dipendenti dedurre le spese di trasporto e viaggio se non rimborsate dal datore di lavoro e le spese connesse con il lavoro dipendente.

A tutti i lavoratori dipendenti viene riconosciuta una deduzione pari al 10,5 per cento della remunerazione totale (compresi i benefit) che può giungere fino ad un massimo di 39.400 corone (5.298 euro). A tutti i contribuenti è anche riconosciuta una esenzione dall’imposta a valere per le prime 46.500 corone (6,253 euro), importo ridotto a 36.100 corone per i minorenni. Fra le altre tasse, l’Iva è al 25 per cento (in Italia l’aliquota massima è al 22 per cento). I redditi da capitale sono tassati al 27 per cento fino a 55.300 corone poi l’aliquota passa al 42 per cento, i dividendi sono in genere tassati al 27 o 22 per cento a secondo di chi li percepisce, aliquota al 22 per cento anche le imposte sul reddito delle società. Quanto agli immobili questi sono tassati con aliquota all’1% fino a 3.040.000 corone (408.779 euro) e al 3 per cento sul valore eccedente.

Aggiornato il 18 febbraio 2021 alle ore 13:31