Marocco, l’ambasciatore Balla: “Situazione ripristinata dopo le provocazioni del Polisario”

La situazione è tornata alla normalità dopo l’intervento delle forze armate del Marocco. È stato così dato un freno alle provocazioni delle milizie del Polisario nella zona cuscinetto del Guergarate, nel Sahara marocchino. Questo quanto riferito in esclusiva all’Opinione da Youssef Balla, ambasciatore in Italia per il Marocco.

Ma cosa è accaduto? In sostanza, è stato aperto un corridoio per il passaggio delle merci tra Marocco e Mauritania. Nella giornata di domani, inoltre, è prevista la ripresa della circolazione, civile e commerciale: infatti il tratto dovrà essere liberato dagli ostacoli lasciati disseminati, come pietre e massi. Nel 1991, va ricordato, venne dichiarato il cessate il fuoco, promosso dalla missione delle Nazioni Unite per il referendum nel Sahara occidentale.

L’ambasciatore Youssef Balla ha ricordato che le provocazioni delle milizie del Polisario si ripetono dal 2016, in violazione degli accordi militari. Le ultime, in ordine di tempo, si sono verificate dal 21 ottobre 2020. Atti di banditismo, che si sono concretizzati nel blocco di merci e della circolazione. Una situazione insostenibile e in violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, la 2414 e 2440. Provocazioni, queste, che hanno minacciato la stabilità e il percorso politico in atto. Un’azione, quella del Polisario, dovuta probabilmente alla situazione di ribellione interna e in contrasto all’ultima risoluzione, la 2548, in cui è stato ribadito che l’unica strada percorribile è la soluzione politica del compromesso realista e realizzabile.

Il Marocco ha segnalato il tutto sia al Consiglio di Sicurezza dell’Onu che alla Minurso, fino all’intervento. Da qui la creazione del cordone di sicurezza per consentire il passaggio di merci e persone tra Marocco e la Mauritania. Un’operazione non bellicosa e non offensiva. Youssef Balla ha ricordato che il Regno del Marocco ha sempre mantenuto un atteggiamento paziente di fronte alle provocazioni del Polisario, il quale in diverse circostanze ha minato la libera circolazione commerciale e civile. 

Nota di aggiornamento di sabato 14 novembre

I Paesi arabi del Golfo si sono trovati oggi uniti nel sostenere l’operazione di sicurezza condotta ieri dall’esercito marocchino presso il valico di Guerguerat, al confine con la Mauritania, per allontanare i miliziani del Fronte Polisario che bloccavano il transito di persone e merci nella zona. Dopo la nota diramata dagli Emirati Arabi Uniti, infatti, altri Paesi del Golfo sono intervenuti. L’Arabia Saudita e il Bahrein, ad esempio, hanno pubblicato una nota di sostegno all’azione di Rabat “volta a garantire la libertà di movimento nella zona di Guerguerat”, condannando “chi minaccia questo valico di confine”, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa saudita “Spa”. In un comunicato, il ministero degli Esteri del Bahrein ha espresso la sua ferma condanna “per gli atti ostili compiuti dalle milizie del Polisario e le sue pericolose provocazioni al passaggio di Guergarate nel Sahara marocchino”. Il comunicato stampa sottolinea che “questi atti ostili rappresentano una minaccia alla libera circolazione civile e commerciale e una violazione degli accordi militari. Sono anche un tentativo di seminare insicurezza e instabilità nella regione”. Si conclude affermando che “queste azioni hanno costretto il Marocco a lanciare un’operazione per ripristinare la circolazione in questo passaggio vitale in virtù delle sue responsabilità e nel pieno rispetto della legalità internazionale”.

Anche gli altri Paesi arabi del Golfo, come l’Oman, sono intervenuti con comunicati analoghi. Così come ha fatto il Qatar che ha espresso il suo sostegno alla decisione del Marocco di agire per porre fine all’impasse causata dal blocco del traffico al valico di Guerguerat. Il ministero degli Esteri del Qatar ha espresso, in un comunicato, “la profonda preoccupazione dello Stato del Qatar per l’interruzione dei movimenti civili e commerciali al posto di confine situato tra Marocco e Mauritania”.

In questo contesto, la dichiarazione ha elogiato gli sforzi del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, per raggiungere una soluzione politica a un conflitto che dura da decenni. Il ministero degli Esteri del Qatar ha rinnovato la sua ferma posizione sulla risoluzione delle controversie attraverso il dialogo, la diplomazia e mezzi pacifici, sottolineando la necessità di rispettare la sovranità degli Stati. Ieri sera gli Emirati Arabi Uniti avevano espresso solidarietà “al fraterno Regno del Marocco” e sostengono alla decisione di re Mohammed VI “di porre fine all'incursione illegale nella zona cuscinetto di Guerguerat che collega il Marocco con la Mauritania, con l’obiettivo di garantire il flusso naturale di merci e persone tra i due Paesi vicini”.

 

Aggiornato il 14 novembre 2020 alle ore 15:59