Reddito minimo per le prostitute spagnole

In Spagna è stato deciso di creare un reddito (anche) per aiutare le prostitute. Il governo di Madrid ha stanziato dei fondi per aiutare i cittadini economicamente più vulnerabili a causa dello stato di emergenza creato dal coronavirus. Due giorni fa , Madrid ha deciso di estendere l’assistenza economica anche alle prostitute, anche se irregolari.

Le Ong e le associazioni specializzate nell’individuazione di situazioni di tratta, sfruttamento sessuale e vittime di prostituzione decideranno quali donne potranno beneficiarie del reddito vitale minimo pensato dal governo spagnolo per combattere la crisi economica provocata dal coronavirus.

Il Ministerio de Igualdad, guidato da Irene Montero (non bastava il vecchio re Juan Carlos a mantenere las putas in Spagna. Ora ci pensa anche Podemos), ha sviluppato una serie di misure per rafforzare il piano di emergenza contro la violenza di genere, ampliando la protezione delle vittime della tratta, delle vittime di sfruttamento sessuale e delle donne nel contesto della prostituzione durante lo stato di allarme.

Affinché queste donne possano accedere al reddito minimo (dai 400 ai 950 euro per chi ha anche figli), le Ong specializzate presenteranno un rapporto che stabilisca la loro situazione economica e che indichi la conformità ai requisiti che consentiranno loro di accedere all’assistenza finanziaria e/o abitativa. Questi rapporti saranno inviati ai servizi sociali, ai servizi pubblici specializzati e alle Ong che saranno accreditati dal Madrid.

Il piano prevede anche il coordinamento tra polizia e guardia civile con associazioni specializzate per individuare le donne vittime della tratta e dello sfruttamento della prostituzione e garantire loro assistenza.

Il piano di emergenza affronta anche il problema dell’alloggio. Le amministrazioni e le Ong in questo settore possono essere beneficiarie del Piano degli alloggi statali per accedere a queste “soluzioni abitative” che metteranno a disposizione delle donne.

Il governo spagnolo vuole che questo reddito garantisca “le condizioni minime di sussistenza”, a tutte le prostitute molte delle quali straniere e irregolari, che generalmente vivono in contesti di isolamento sociale.

Aggiornato il 23 aprile 2020 alle ore 12:36