Coronavirus, oltre 50mila i morti in Europa

Le vittime di Coronavirus in Europa sono più di 50mila. È il computo effettuato dall’agenzia di stampa France Presse. L’85 per cento delle 50mila persone scomparse si registra in Italia, Spagna, Francia e Regno Unito. Con un totale di 50.209 morti (su 675.580 casi), l’Europa è il continente più colpito dalla pandemia di Covid-19. Con 15.877 e 13.055 morti rispettivamente, l’Italia e la Spagna sono i Paesi più colpiti al mondo. La Francia conta 8.078 morti mentre il Regno Unito ha registrato 4.934 decessi.

Intanto, desta preoccupazione il ricovero in ospedale del premier inglese Boris Johnson. Dieci giorni dopo essere risultato positivo al Coronavirus la febbre e la tosse non sono passati. Per queste ragioni, il primo ministro 55enne è stato ricoverato al St. Thomas Hospital “per esami”. “Su consiglio del suo medico, il primo ministro è entrato in ospedale per sottoporsi a esami”, ha annunciato ieri una portavoce di Downing Street. “Questa – ha assicurato – è una misura precauzionale poiché il primo ministro continua ad avere sintomi persistenti da Coronavirus dieci giorni dopo essere stato testato positivo”. Boris Johnson, ha aggiunto la portavoce, “ringrazia il personale dell’Nhs (il servizio sanitario nazionale britannico) per l’incredibile duro lavoro che sta svolgendo e sollecita la popolazione a continuare a seguire la raccomandazione del governo di stare in casa, proteggere l’Nhs e salvare vite” umane.

Su Twitter il premier ha rassicurato i cittadini britannici dal St. Thomas Hospital. “Ieri sera – ha scritto – sono andato in ospedale su consiglio del mio medico per alcuni esami di routine perché sto ancora sperimentando sintomi da Coronavirus. Sono di buon umore e in contatto con il mio team, lavoriamo insieme per combattere questo virus e tenere tutti al sicuro”. Il premier ha poi rivolto un elogio a tutto il personale sanitario e ha rinnovato la sollecitazione a tutti i connazionali: “Restare a casa”. Downing Street, attraverso una nota ufficiale, ha smentito, indirettamente, una notizia circolata sui media russi. Il ricovero di Johnson non sarebbe avvenuto in regime di emergenza e non è stato neppure necessario un trasporto in ambulanza. “Il primo ministro ha trascorso una notte tranquilla in ospedale. Al momento rimane in osservazione”.

“Penso che Boris Johnson si rimetterà presto, sono fiducioso”. Con queste parole il presidente americano Donald Trump ha commentato la notizia del ricovero del premier britannico. “Boris è un mio amico, è un gran signore e un grande leader. Sono sicuro della sua guarigione e che tutto andrà bene”, ha detto Trump. “È un uomo forte, una persona forte”, ha aggiunto il presidente Usa.

La notizia del ricovero è avvenuta proprio nella sera in cui un messaggio straordinario alla nazione della quasi 94enne regina Elisabetta, trasmesso in televisione dal castello di Windsor, aveva provato a incoraggiare i britannici a essere “forti” e dar prova di autodisciplina, innanzi tutto restando a casa, per prevalere nella battaglia contro il virus. “Vi parlo – ha detto – in un tempo che so essere di crescente difficoltà: un tempo di sconvolgimento nella vita del nostro Paese che ha portato dolore ad alcuni, problemi economici a molti ed enormi cambiamenti nella vita quotidiana di tutti noi”.

 

 

Aggiornato il 06 aprile 2020 alle ore 15:57