Primarie dem, Joe Biden: le mani sulla nomination

Joe Biden sembra ormai certo di battere Bernie Sanders. La nomination democratica è sempre più vicina. Per l’ex vicepresidente il mini Super Tuesday, in cui si votava in sei stati, si è trasformato in un nuovo successo personale. Suo il Mississippi, suo il Missouri. Ma soprattutto è suo lo stato del Michigan, quello dove c’era la posta in gioco più alta, ben 125 delegati, e dove Sanders non è riuscito a ripetere l’impresa del 2016 contro Hillary Clinton. Infatti, Biden ha conquistato 72 delegati contro i 52 del candidato socialista. Complessivamente, l’ex numero due di Barack Obama è avanti con 847 delegati contro i 685 di Sanders.

La vittoria nello stato del Michigan, fino all’ultimo in bilico, è stata netta, e unita a quella del Missouri dà la misura di come Biden sia destinato ad avere vita facile anche negli altri stati del Midwest in cui si deve ancora votare, dall’Ohio, all’Illionois passando per il Wisconsin. Qui i sondaggi sono già tutti a favore di Biden, come quelli della Florida e della Pennsylvania, gli altri due grandi stati chiave in cui devono ancora svolgersi le primarie. Ora Biden e Sanders sono attesi domenica prossima per la prima sfida tivù a due, quella che precede un nuovo martedì elettorale. Ma ormai per il senatore progressista potrebbe essere troppo tardi. E Biden, nel festeggiare l’ennesima vittoria, gli ha teso la mano.

“Io e Bernie condividiamo lo stesso obiettivo, e insieme batteremo Donald Trump”, ha detto l’ex vicepresidente lanciando una sorta di appello all’unità, per concentrarsi d’ora in poi solo su quello che per i democratici veramente conta: sconfiggere il tycoon alle urne il 3 novembre. “Abbiamo bisogno di una vera leadership in questo Paese, una leadership che sia di nuovo affidabile e credibile”, ha detto Biden, ribadendo come “in queste elezioni c’è in gioco la democrazia e l’anima, i valori del nostro Paese”. Intanto, l’emergenza Coronavirus travolge la campagna elettorale, con entrambe i candidati democratici che hanno cancellato i primi comizi elettorali da quando è scoppiata l’epidemia. La serata elettorale infatti per entrambe doveva concludersi in Ohio, a Cleveland, ma le rispettive campagne hanno preferito annullare gli appuntamenti dopo l’appello del governatore a evitare ogni tipo di assembramento. Biden ha cancellato anche un comizio a Tampa, in Florida, mentre Donald Trump, in controtendenza, ha annunciato un nuovo evento per il 19 marzo a Milwaukee, in Wisconsin, dove lancerà la campagna “Catholics for Trump”.

Aggiornato il 11 marzo 2020 alle ore 16:59