Turchia, 138mila migranti al confine con la Grecia

Un popolo in marcia verso la Grecia. Sono 138.647 i migranti che secondo la Turchia si sono diretti dalle zone interne del Paese verso la frontiera greca per cercare di entrare nell’Unione europea, dopo che Ankara ha annunciato che non li avrebbe più fermati. È quanto sostiene il ministro dell’Interno turco Suleyman Soylu, che stamani si è recato al confine. Ieri il ministro aveva parlato di 135mila persone. Atene ha confermato finora 24mila tentativi illegali di attraversamento impediti.

Intanto, sono morti almeno 15 civili, tra cui un bambino, a causa di raid aerei effettuati durante la notte dalle forze russe nella provincia di Idlib, nel nordovest della Siria: secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani i raid sono avvenuti dopo la mezzanotte alle porte della città di Maaret Misrin, dove si trovava un gruppo di sfollati siriani.

Altri 184 soldati dell’esercito governativo siriano sono stati “neutralizzati” (cioè uccisi o feriti) dalle forze turche nelle ultime 24 ore nell’ambito dell’operazione “Scudo di Primavera”, lanciata lo scorso 27 febbraio nella provincia contesa di Idlib, nel nord-ovest della Siria. Lo sostiene in un nuovo bollettino il ministero della Difesa di Ankara. Sono inoltre stati distrutti quattro carri armati, tre armi anticarro, cinque lanciarazzi, otto mezzi militari, due pick-up armati e due mezzi blindati nemici. In precedenza, la Turchia aveva rivendicato di aver “neutralizzato” oltre tremila combattenti di Damasco.

 

Aggiornato il 05 marzo 2020 alle ore 14:00