Super Tuesday dem: vince Biden, ma Sanders non molla

Il Super Tuesday delle primarie democratiche segna la vittoria di Joe Biden. Ma Bernie Sanders si aggiudica la California ed è deciso a non abbandonare la corsa. Male, molto male Michael Bloomberg. Il miliardario ex sindaco di New York medita il ritiro. Al suo debutto alle urne, Bloomberg non sfonda da nessuna parte. Non poteva immaginare l’exploit di Biden, arrivato grazie all’appoggio degli afroamericani negli stati del sud e agli endorsement di Pete Buttigieg, Amy Klobuchar e Beto O’Rourke. Così per il magnate dei media è una magra consolazione la vittoria nelle Samoa Americane e il secondo posto in California. E il ritiro – dicono le voci bene informate – potrebbe essere dietro l’angolo. Ma il vero flop però è quello di Elizabeth Warren, che non si impone né nello stato in cui è nata e cresciuta, l’Oklahoma, né nel suo Massachusetts.

Biden, invece, partito in sordina, sta decisamente recuperando terreno ai danni di Sanders. Il Super Martedì regala all’ex vicepresidente di Barack Obama un filotto insperato di vittorie che gli permette arginare il vecchio socialista. Chi conosce bene Biden sostiene che questo parziale successo lo abbia ripagato di tante amarezze, e dello scetticismo che finora aveva accompagnato la sua campagna elettorale. Una notte da ricordare insomma, per chi per otto anni è stato al fianco di Obama alla Casa Bianca. E dopo una notte così anche “Sleepy Jo”, come lo chiama sarcasticamente Donald Trump, può sorridere ed esultare: “È straordinario. Ci avevano dato per spacciati ma siamo ancora qui, siamo ancora vivi!”.

Adesso la corsa verso la nomination democratica è più che mai aperta. La serata si mette subito bene per Biden, con il colpo grosso a sorpresa in Virginia e l’attesa vittoria in North Carolina. Ma via via l’ex vicepresidente conquista l’Alabama, l’Oklahoma, il Tennessee, il Minnesota, l’Arkansas, e strappa persino il Massachusetts alla padrona di casa Elizabeth Warren, finita solo terza. Otto stati, otto vittorie. L’ultimo è il Texas, secondo le proiezioni di Nbc News.

L’indomito Bernie, che ha atteso i risultati nella sua città di Burlington, può consolarsi con la prevista vittoria in California e il primato nel suo Vermont, più lo Utah e il Colorado. “Sono fiducioso che vinceremo la nomination e sconfiggeremo Donald Trump”, dice ai fan, tra i quali però serpeggia una certa delusione per un risultato decisamente al di sotto delle attese. Niente a che vedere però con l’aria di sconforto che si respira al quartier generale di Michael Bloomberg, per l’occasione in un grande albergo di West Palm Beach, in Florida, a due passi da casa Trump.

Aggiornato il 04 marzo 2020 alle ore 13:44