Pakistan, ex presidente Musharraf condannato a morte

Pervez Musharraf è stato condannato a morte. Lo ha deciso una Corte speciale di Peshawar composta da tre giudici. L’ex presidente è accusato di alto tradimento, per aver sospeso la Costituzione nel 2007. È quanto riferisce il quotidiano locale Dawn, che ha diffuso la notizia della pena di morte, aggiungendo che la sentenza dettagliata verrà resa nota entro 48 ore. Musharraf risiede a Dubai ed ha annunciato il suo ritorno a Islamabad subordinandolo alla possibilità di potersi candidare alle elezioni legislative di fine luglio. Musharraf prende il potere con un colpo di Stato nel 1999 che depone l’allora primo ministro, Nawaz Sharif. Musharraf è presidente ‘de facto’ fra il 2001 e il 2008.

Settantaseienne, al potere in Pakistan dal 1999 al 2008, vive da tempo in esilio nella città degli Emirati Arabi Uniti. Il caso di alto tradimento va avanti dal dicembre 2013. L’ex generale golpista è stato processato in relazione alla sua decisione di imporre lo stato d’emergenza il 3 novembre 2007. “Pervez Musharraf è stato dichiarato colpevole dell’articolo 6 per violazione della costituzione del Pakistan”, ha detto il funzionario del governo Salman Nadeem.

Dopo il golpe militare, nel 1999 il Pakistan viene sospeso dal Commonwealth. Musharraf è stato accusato di essere il mandante dell’omicidio della rivale Benazir Bhutto, a capo dell’opposizione prima del colpo di Stato, e rientrata nel Paese dalla Gran Bretagna nel 2007, per presentarsi alle elezioni. Musharraf è stato condannato per omicidio in contumacia, il 31 agosto 2017.

Aggiornato il 17 dicembre 2019 alle ore 15:44