![Iraq, scontri a Kerbala: almeno 3 morti](/media/4893902/elfer.jpg?crop=0.049019607843137247,0,0.044117647058823664,0&cropmode=percentage&width=370&height=272&rnd=132173571690000000)
È drammatico il bilancio degli scontri avvenuti nella notte a Kerbala. Pare siano almeno tre i morti e 12 i feriti. Tra manifestanti iracheni e forze di sicurezza nella città santa sciita è andato in scena una violenta battaglia davanti al consolato iraniano. Lo riferisce la Commissione irachena per i diritti umani legata al governo, citata dai media iracheni. Secondo le fonti mediche, le vittime sarebbero manifestanti uccisi da colpi d’arma da fuoco.
La protesta antigovernativa in Iraq è giunta al decimo giorno. Il presidio anti-Iran, che oggi è proseguito anche a Baghdad, è solo una delle manifestazioni del disagio contro il governo del leader sciita Adel Abdul-Mahdi.
La prima fase delle proteste, iniziate a ottobre a Baghdad e a Nassiriya, aveva portato a violentissimi scontri con la polizia durante i quali erano morte 157 persone. La mobilitazione è ripresa, dando voce al malcontento degli iracheni contro la corruzione della classe politica e l’alto tasso di disoccupazione, che costringe una persona su cinque sotto la soglia di povertà.
Secondo l’organizzazione intergovernativa per la lotta alla corruzione, Transparency International, l’Iraq è il dodicesimo Paese più corrotto al mondo. E anche uno dei più ricchi, grazie alla seconda produzione mondiale di petrolio.
Aggiornato il 04 novembre 2019 alle ore 16:06