Austria: Trionfa Kurz, sconfitti i socialdemocratici

Sebastian Kurz domina le elezioni austriache. I Popolari (Oevp, il partito del giovane ex cancelliere), stravincono le elezioni politiche. Perdono i socialisti e l’estrema destra. La Spoe si piazza al secondo posto, davanti all’Fpo (Partito della libertà austriaco). Dopo la storica sconfitta di due anni fa, tornano in Parlamento i Verdi, mentre Neos (liberali) sono al 7,8 per cento. Cala l’affluenza ma resta notevole: il 76,6 per cento. Due anni fa la percentuale si aggirava intorno all’80. Alle urne sono stati chiamati 6,4 milioni di austriaci, uno su sei ha votato per corrispondenza.

Il ministero dell’Interno austriaco ha reso noto ieri sera i risultati provvisori, dopo lo scrutinio delle schede elettorali, senza però quelle per corrispondenza. La Oevp di Sebastian Kurz vola al 38,4 per cento (+6,9), i socialdemocratici si fermano al 21,5 per cento (-5,3) e l’estrema destra del Fpoe crolla al 17,3 per cento (-8,7). I Verdi crescono al 12,4 per cento (+8,6) e i liberali Neos al 7,4 (+2,1).

Il trionfatore ha salutato ieri notte dal palco di Vienna i militanti. “Eravamo convinti che avremmo incassato un bel risultato – ha esultato Kurz – ma un successo di questa portata non se lo aspettava nessuno. Sono stati quattro mesi difficili, ma gli austriaci ci hanno riportati qui. Di solito non mi mancano le parole, ma oggi ne sono vicino. Si tratta di un grande voto di fiducia che noi rispetteremo. Faremo del nostro meglio per questo bellissimo Paese”.

Ma perché si è arrivati a queste elezioni? Il motivo è semplice: il 27 maggio 2019, con 103 voti a favore su 183, Kurz viene sfiduciato dal Parlamento austriaco dopo gli scandali del cosiddetto “Ibizagate” che hanno coinvolto i membri del suo esecutivo appartenenti al Fpo. Viene sostituito ad interim dal vicecancelliere Hartwig Löger.

Ma ora per Kurz si riapre la partita delle alleanze. Tra le intese più probabili figura sempre quella tra i Popolari e il Fpoe. Appare improbabile una coalizione tra Kurz e i Verdi. Così come è alquanto remoto un accordo tra i Popolari e i socialdemocratici.

Aggiornato il 30 settembre 2019 alle ore 16:41