Riad: “Comunità internazionale tagli fondi Teheran”

L’Arabia Saudita non vuole fare sconti a Teheran. Così ha invitato la comunità internazionale ad applicare “la massima pressione con tutti gli strumenti disponibili” per porre fine alla condotta aggressiva dell’Iran, dicendo che il modo più efficace per controllare Teheran è tagliare le sue risorse finanziarie. All’Assemblea generale dell’Onu il ministro degli Esteri saudita Ibrahim al-Assaf ha nuovamente incolpato l’Iran per l’attacco alle strutture petrolifere di Riad: “Sappiamo molto bene chi ha c’è dietro a questa aggressione”, ha detto ieri sera Assaf.

Il ministro degli Esteri saudita ha definito gli attacchi del 14 settembre una flagrante violazione delle leggi internazionali e una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionali. “Conosciamo questo regime da 40 anni. È bravo solo ad architettare esplosioni, distruzione e omicidi, non solo nella nostra regione ma anche in tutto il mondo”, ha detto Assaf. “La massima pressione con ogni strumento disponibile dovrebbe essere applicata per porre fine al comportamento terroristico e aggressivo del regime iraniano”.

L’Arabia Saudita insiste sul fatto che siano state utilizzate armi iraniane e ha invitato gli investigatori delle Nazioni Unite a valutare da dove sono stati lanciati gli attacchi. Anche Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania danno la colpa all’Iran, soggetto alle sanzioni statunitensi dal 2018. Teheran ha ripetutamente e con forza negato qualsiasi coinvolgimento e il presidente Hassan Rohani afferma che il governo iraniano non parlerà fino a quando le sanzioni non saranno tolte”.

Intanto, Hassan Rohani ha detto che “gli Stati Uniti hanno offerto all’Iran di togliere le sanzioni sul nucleare in cambio della ripresa dei negoziati”. Il presidente iraniano ha spiegato che “però questa azione non è avvenuta in un modo accettabile”, visto che “nell’atmosfera di massima pressione, anche se volessimo negoziare con gli americani nella cornice del 5+1, nessuno può prevedere quale sarà il risultato di questi negoziati”.

Ma la replica di Donald Trump è dura e inequivocabile: “No!”. Così il presidente americano risponde a Rohani sull’ipotesi di togliere le sanzioni a Teheran per far ripartire il dialogo. “L’Iran voleva che levassi le sanzioni che gli abbiamo imposto al fine di incontrarci”, scrive il presidente americano su Twitter: “Naturalmente gli ho detto No!”.

Aggiornato il 27 settembre 2019 alle ore 17:28