Il Marocco e l’efficacia delle politiche antiterrorismo

Continua a sorprendere positivamente la comunità internazionale, l’azione politica, sociale e legislativa del Regno del Marocco. Lo Stato del Nord Africa è stato eletto a New York, siamo al terzo mandato, come rappresentante presidente del Forum Mondiale per la lotta al terrorismo, denominato Gcft. L’elezione, avvenuta a margine della 74a Assemblea generale dell’Onu afferma un riconoscimento internazionale al ruolo del Paese nella lotta contro il terrorismo. Il Forum sarà gestito attraverso una co-presidenza tra il Marocco e il Canada per il periodo 2020-2022. Il Forum mondiale per la lotta contro il Terrorismo (Gctf) è una piattaforma composta da 30 membri tra Stati e organizzazioni partner, tra cui le Nazioni Unite. Riunisce regolarmente decisori ed esperti nei settori della lotta, contrato e prevenzione al terrorismo.

Le sue attività si articolano attraverso cinque gruppi di lavoro finalizzati al contrasto dell’estremismo violento, il monitoraggio e lo studio dei combattenti terroristi stranieri, proposte di riforma in ambito di giustizia penale, l’implementazione dei valori e le regole alla base dello stato di diritto, il rafforzamento delle capacità governative in Africa occidentale e il rafforzamento delle capacità governative in Africa orientale. Il nuovo plebiscito in ambito onusiano ottenuto dal Regno riflette la rinnovata fiducia e stima internazionale di cui il Marocco gode come partner nel contrasto al terrorismo, sia per i lavori del Forum che per l’azione transnazionale sulla scena globale. Successivamente alle attività terroristiche e ai conflitti che hanno caratterizzato e caratterizzano, ancora oggi, parte del Nord Africa, il Marocco è riuscito a sviluppare un’esperienza e una competenza unica al fenomeno. Tale esperienza è riconosciuta in tutto il mondo per la sua efficacia e consiste nel programmare, sviluppare, avviare e monitorare concrete riforme economiche, sociali, politiche e religiose così come azioni pragmatiche per contrastare il fenomeno della povertà e dell’emarginazione sociale, fenomeni sociali dove il terrorismo trova forza vitale.

L’impegno internazionale del Marocco ha reso il Paese protagonista indispensabile nel concepire e diffondere iniziative antiterrorismo in ambito internazionale, valorizzando e comprendendo la stabilità generata dal Regno e il suo contributo attivo in materia di dialogo interreligioso, rafforzamento delle pratiche multiculturali e convivenza pacifica tra minoranze e fedi diverse. La strategia antiterrorismo del Marocco ha ricevuto elogi da diverse potenze internazionali, che l’hanno definita un esempio dal quale imparare. Nel Country Report on Terrorism 2017, il Dipartimento di Stato americano ha lodato gli sforzi del Marocco nella lotta alle minacce terroristiche. Dall’attentato terroristico di Marrakech del 2011, in cui morirono 17 persone, il sistema di sicurezza avanzato del Marocco è divenuto un baluardo internazionale contro la radicalizzazione e il crimine organizzato.

L’eccezionalità marocchina sta anche nella visione del Paese come patria di un “Islam laico”, che ha accolto le differenze come fattore di stabilità e coesione sociale durante e dopo gli eventi della Primavera araba e negli anni 2011 e 2012, un mix politico culturale che ha reso il Paese unico nel suo genere e un buon protagonista nella scena internazionale, con ottimi rapporti con l’Europa, gli Stati Uniti d’America e nella collaborazione in seno all’Unione Africana.

Aggiornato il 27 settembre 2019 alle ore 12:02