Usa, Primarie dem: tutti contro Biden

Uno per tutti e tutti contro Joe Biden. È questo leitmotiv delle Primarie dei democratici americani. La sfida improba a Donald Trump è lanciata. A Detroit, nel secondo dibattito televisivo animato da dieci candidati per la nomination alla Casa Bianca, l’ex vicepresidente (che in sondaggi danno ancora in testa ai dem) è stato letteralmente assediato.

Oltre a Biden, al confronto di mercoledì sera hanno partecipato Kamala Harris, Julian Castro, Michael Bennet, Cory Booker, Bill de Blasio, Tulsi Gabbard, Kirsten Gillibrand, Jay Inslee e Andrew Yang. La sera prima avevano discusso gli altri dieci. I “colpi” più duri verso Biden sono arrivati, soprattutto, dalla senatrice Kamala Harris, trionfatrice del precedente confronto.

 “Vacci piano con me, bambina”, ha chiesto Biden al momento della stretta di mano. Il duello si è soffermato sul rafforzamento dell’Obamacare. Secondo Biden è troppo costoso il piano “Medicare for All”. Si tratta della fine del sistema sanitario basato sulle assicurazioni private. “Non so come fate i conti a New York o in California – ha incalzato Biden – ma fatevelo dire: per fare quello che dite ci vogliono davvero un sacco di soldi”. Per Biden si tratta di “malarkey”, sciocchezze.

Un’espressione irlandese, diventata virale sui social, con valanghe di post ironici all’indirizzo dell’ex vice di Obama. A proposito dell’ex presidente, Biden ha detto: “Tutti parlano di quanto io abbia idee terribili su questo e quello, ma Barack Obama sapeva chi sono. Ha scelto me e ha detto che è stata la miglior decisione della sua carriera”.

Un fatto è certo: Biden sembra uscito fortemente ridimensionato dal dibattito tivù. E siamo ancora all’inizio.

Aggiornato il 01 agosto 2019 alle ore 17:29