Manfred Weber non riceverà il sostegno di Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria. I quattro Paesi Visegrad, per il ruolo chiave di nuovo presidente della Commissione europea hanno detto “no” al candidato tedesco. È stata così accolta la posizione di Viktor Orbán, premier ungherese e leader di Fidesz, partito sospeso dal Ppe. La decisione è stata assunta in un incontro informale tenutosi ieri a Budapest.
Il vertice, promosso dal premier ceco Andrej Babis, si è svolto nell’ufficio del premier ungherese Viktor Orban, al Castello di Buda, con la partecipazione di Peter Pellegrini (Slovacchia) e Mateusz Morawiecki (Polonia). Secondo il giornale Nepszava, i quattro si sono accordati per appoggiare il socialista Maros Sefcovic, commissario slovacco, per la posizione di Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e il polacco Krzysztof Szczerski, capo di gabinetto del presidente polacco, appartenente al partito di governo Pis.
Dunque, il candidato di punta del Partito popolare europeo alla presidenza della Commissione, continua a perdere consensi. Nonostante il suo tour europeo, Weber registra poco entusiasmo. Peraltro, in questa fase, le relazioni diplomatiche tra Angela Merkel ed Emmanuel Macron non sono affatto idilliache. Addirittura, secondo il Financial Times, i due leader si troverebbero sul piede di guerra.
Aggiornato il 14 giugno 2019 alle ore 15:33