Brexit, May offre le dimissioni in cambio dell’accordo

Theresa May si trova ad un bivio. La Brexit è ormai la sua ossessione quotidiana. Adesso, dopo la bocciatura della Camera dei Comuni di tutte e otto le proposte parlamentari di piano B, la premier offre le sue dimissioni in cambio di un accordo con i Tory. È pronta a immolarsi. Ma entro un paio di mesi. La svolta, ormai inevitabile, è giunta nel corso dell’incontro con i deputati del gruppo conservatore, radunati nel Comitato 1922, sede di ogni congiura del più vecchio partito britannico.

“Sono pronta – ha dichiarato – a lasciare l’incarico in anticipo pur di assicurare una Brexit ordinata”. Frattanto, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha dichiarato che il vertice della scorsa settimana a Bruxelles “non è stato l’ultimo prima delle elezioni europee. Ed è molto probabile che incontrerò la May ad aprile per discutere di Brexit e sicuramente a Sibiu, in Romania il 9 maggio, per discutere la nostra strategia a lungo termine dell’Ue”.  

Intanto, il governo britannico ha formalmente rigettato la petizione in favore della revoca dell’articolo 50. Eppure, la richiesta ha ricevuto il sostegno di 5,8 milioni di firme e sarà discussa lunedì in Parlamento. Il ministero per la Brexit si è limitato a definire “considerevole” il numero di firme contrarie all’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.

 

Aggiornato il 28 marzo 2019 alle ore 17:45