Finlandia, le dimissioni del premier di centrodestra

La Finlandia vive una crisi politica inedita. Il Paese è immerso nella campagna elettorale, in vista delle elezioni previste il prossimo 14 aprile. A meno di un mese dal voto il premier liberalconservatore, Juha Sipila, ha annunciato le dimissioni comunicandole al capo dello Stato Sauli Niinistö. Sipila ha guidato un governo sostenuto da una coalizione formata dal suo partito liberalconservatore, il Centro, i conservatori nazionali del vicepremier Petteri Orpo e i sovranisti di “Riforma blu”. Le ragioni della crisi sono da ricercare nei problemi sociali del Paese. Secondo lo stesso premier, “si è registrato il fallimento dei tentativi di riforme dell’esecutivo nel settore sanitario e del welfare”.

Ma il vero flop è stato l’esperimento del reddito medio garantito (circa 560 euro), condotto con circa duemila volontari disoccupati, senza l’obbligo della ricerca del lavoro. Sipila, comunque, resterà in carica per gli affari correnti fino alle elezioni. In ogni caso, si è detto fiducioso di riuscire a formare una nuova coalizione di governo dopo il voto. È certo che la Finlandia, che a luglio assumerà la presidenza di turno dell’Unione europea, prima dell’estate avrà un esecutivo in carica. Frattanto, Sipila si tiene le “mani libere” su possibili alleanze post voto.

 

Aggiornato il 08 marzo 2019 alle ore 17:14