Brexit, Corbyn ora vuole il secondo referendum

Sulla Brexit, Jeremy Corbyn ha cambiato linea al Labour. Ora, “il Partito laburista sosterrà un emendamento per un nuovo referendum”. È quanto ha dichiarato ieri il vecchio leader. L’obiettivo è quello di “evitare una dannosa Brexit targata Tory”. Il Labour dovrebbe sostenere anche l’emendamento Cooper-Letwin che, se fosse approvato, obbligherebbe il governo a chiedere un’estensione dell’articolo 50. Se entro il 13 marzo non dovesse essere approvato l’accordo con l’Unione europea, il Partito laburista dovrebbe votare a favore di un emendamento che manterrebbe un’unione doganale fra Ue e Gran Bretagna dopo la Brexit.

Se questo emendamento non dovesse essere approvato, il “Partito laburista voterà a favore di un secondo referendum che potrebbe ribaltare l’esito della consultazione del 23 giugno 2016”. Ma l’idea di Corbyn è stata duramente attaccata dal presidente del partito conservatore Brandon Lewis. “Così facendo – ha detto – il responsabile dei Labour intende tradire la volontà del popolo britannico e ignorare il più grande voto democratico nella storia del nostro Paese”. Per Lewis, “invece di lavorare per contrastare la Brexit in questa fase critica, Corbyn dovrebbe mettere l’interesse del Paese prima di quello del suo partito, sostenendo un accordo che rispetti il risultato del referendum”.

Aggiornato il 26 febbraio 2019 alle ore 16:29