Venezuela, Guaidó scrive a Salvini e a Di Maio

Juan Guaidó chiede d’incontrare i due vicepremier italiani a Roma. Il presidente venezuelano ad interim ha scritto una lettera a Matteo Salvini e a Luigi Di Maio, invocando un confronto nella capitale. Guaidó ha parlato di un vertice organizzato, “nel più breve tempo possibile con la nostra delegazione, finalizzato ad uno scambio di opinioni sulla decisiva transizione che stiamo vivendo in Venezuela. In particolare, vorremmo potere rappresentare la necessità che in Venezuela si possa giungere in tempi rapidi, e grazie al sostegno della Comunità internazionale, a libere elezioni democratiche”.

La richiesta d’incontro, in realtà è un vero e proprio appello. Le ragioni sono evidenti: il governo gialloverde ha deciso di bloccare la dichiarazione unanime dell’Unione europea che riconosce Guaidó come presidente nel periodo di transizione che dovrebbe portare a nuove elezioni. Il perché è evidente: l’Europa contesta la vittoria di Nicolás Maduro. Frattanto l’Assemblea nazionale venezuelana, sotto il controllo dell’opposizione, ha approvato l’ingresso nel Paese degli aiuti umanitari offerti dai governi stranieri. Ma i soldati al servizio di Maduro hanno bloccato il ponte al confine con la Colombia per il passaggio di alimenti e medicinali.

Nel frattempo, il consigliere della Sicurezza nazionale statunitense John Bolton ha dichiarato che gli Usa si stanno preparando per mobilitare e trasportare gli aiuti umanitari alla popolazione venezuelana. Maduro non ci sta e minaccia la linea dura. “Cosa pensano di fare?”, ha detto. “Come se noi non avessimo alcuna forza militare su cui contare per difendere il Venezuela. Qui non entrerà nessun soldato invasore, da qualsiasi parte provenga. Ve lo assicuro io, in quanto comandante della forza armata nazionale bolivariana”.

Aggiornato il 06 febbraio 2019 alle ore 16:40