Brexit, giovedì nuovo incontro Juncker-May

Ancora un vertice sulla Brexit. Protagonisti: Jean-Claude Juncker e Theresa May. Il presidente della Commissione europea incontrerà la premier britannica giovedì a Bruxelles. La leader conservatrice proverà a riaprire il confronto sull’accordo con l’Ue. Secondo il portavoce della Commissione, Margaritis Schinas, la May dovrebbe cercare di rinegoziare il backstop. Vale a dire il confine tra Ue e Regno Unito che dovrebbe essere spostato dalla linea che corre tra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda al tratto di mare che separa l’Irlanda e la Gran Bretagna. Eppure, nei scorsi giorni, il capo-negoziatore Ue Michel Barnier e lo stesso Juncker hanno escluso l’ipotesi di rivedere l’accordo. “La nostra posizione – ha detto il portavoce – è stata e resta chiara. L’abbiamo espressa diverse volte e pubblicamente, ma aspettiamo delle novità e di vedere ciò che il primo ministro ha da dirci”.

Secondo la commissaria Ue alla Giustizia Věra Jourová, “bisogna fare di tutto per evitare delle barriere alle frontiere in Irlanda a seguito della Brexit. Poiché vediamo chiaramente dei rischi per la sicurezza. Dobbiamo trovare un accordo per evitare queste minacce”. Intanto, un gruppo di lavoro interno al partito Tory cerca di definire un piano B comune sulla Brexit, in grado di garantire un divorzio dall’Ue concordato con Bruxelles, ma possibilmente senza backstop. Sarebbe questa l’ultima “carta” di Theresa May, prima di tornare nella capitale belga. Il gruppo si chiamerebbe “Alternative Arrangements Working Group” (“Gruppo di lavoro sull’accordo alternativo”) e ne farebbero parte falchi come Steve Baker, colombe come Nicky Morgan e centristi come Damian Green. I tre dovrebbero confrontarsi, in maniera permanente, con il ministro per la Brexit, Stephen Barclay. L’obiettivo è un piano alternativo per rimandare il backstop attraverso una possibile proroga di un anno.

Aggiornato il 05 febbraio 2019 alle ore 18:06