Brexit, da oggi per restare nel Regno Unito bisogna registrarsi

Da oggi nel Regno Unito scatta ufficialmente “l’Eu Settlement Scheme”. È una procedura che prevede la concessione dello status di residente permanente post-Brexit ai cittadini dell’Unione europea che ne facciano richiesta entro il 30 giugno 2021. In caso di “No-deal”, la scadenza viene anticipata al 31 dicembre 2020. I richiedenti dovranno provare la propria identità utilizzando il proprio passaporto e una app sul cellulare, dal costo di 65 sterline per gli adulti e 32,5 sterline per i minori di sedici anni. Al cambio, rispettivamente 84 e 42 euro.

Chi può presentare domanda di “settled staus”? I residenti in Gran Bretagna per cinque anni consecutivi. Ma chi non può vantare cinque anni di residenza può richiedere un visto temporaneo fino al raggiungimento del quinquennio, quando potrà presentare regolare domanda. I richiedenti dovranno provare la propria identità, fornire una fotografia (tramite l’app) e dichiarare la propria fedina penale. Le autorità britanniche controlleranno i dati relativi all’impiego e ai benefit sociali per confermare l’effettiva residenza.

Come sostiene il quotidiano britannico “The Independent”, “decine di migliaia di cittadini dell’Ue residenti in Gran Bretagna potrebbero però ritrovarsi dopo la Brexit clandestini senza documenti. Una crisi che potrebbe superare quella dello “scandalo Windrush”. Quando, negli anni Quaranta, centinaia di bambini giunti dalla Giamaica sono cresciuti senza avere mai ottenuto la cittadinanza britannica. Le organizzazioni anti-Brexit temono che il sistema messo a punto dallo Home Office di richiedere a tutti i residenti cittadini dell’Ue di fare domanda prima dell’uscita della Gran Bretagna dall’Ue potrebbe lasciare un gran numero di persone deboli nella condizione di non poter documentare il proprio diritto a restare nel Regno Unito.

Aggiornato il 21 gennaio 2019 alle ore 13:40