Caso Khashoggi, Arabia Saudita versus Stati Uniti

Il confronto a distanza tra Stati Uniti e Arabia Saudita è sempre più aspro. All’origine dell’alta tensione figura il caso Khashoggi. Ma tiene banco anche la guerra nello Yemen. Il Senato americano ha approvato giovedì scorso due mozioni. Con la prima viene attribuita la responsabilità della morte del morte del giornalista Jamal Khashoggi al principe ereditario saudita, Mohammed Bin Salman. Con la seconda, si chiede la fine della partecipazione americana alla guerra nello Yemen. Al momento, la coalizione militare araba guidata da Riad è in conflitto con i miliziani sciiti Houthi. In realtà, il voto del Senato è un chiaro segnale all’Arabia Saudita. Ma, soprattutto, a Donald Trump. Infatti, le mozioni portano la firma dei democratici e di qualche repubblicano.

Una nota del ministero degli Esteri saudita ha definito la prima mozione “un’interferenza che si basa su affermazioni e accuse infondate”. Nel testo si sostiene che la mozione del Senato americano contenga “interferenze vistose negli affari interni del Regno, mettendo a rischio il ruolo regionale e internazionale del Regno”. L’Arabia Saudita “respinge categoricamente qualsiasi interferenza nei suoi affari interni e tutte le accuse che, in qualsiasi modo, mancano di rispetto alla sua leadership. Il Senato americano manda un messaggio sbagliato a tutti quelli che vogliono causare una disputa nelle relazioni tra Arabia Saudita e Stati Uniti. Si spera di non essere trascinati in alcun dibattito politico interno negli Stati Uniti, per evitare impatti negativi significativi su questa importante relazione strategica”.

Aggiornato il 17 dicembre 2018 alle ore 15:01