Brexit, la May sfida Corbyn ad un confronto tivù

Theresa May vuole parlare dell’accordo sulla Brexit direttamente con l’opinione pubblica. La premier rinnova, al contempo, la sfida al leader laburista Jeremy Corbyn, per un dibattito televisivo. La May è intervenuta sulle colonne del “Sun”: “Io intendo spiegare perché credo che questo accordo sia l’accordo giusto per il Regno Unito. Sono pronta anche a un dibattito con Jeremy Corbyn”. Lo scrive May a due settimane dal difficile voto di ratifica dell’11 dicembre ai Comuni. “Perché io ho un piano e lui un piano non lo ha”, sottolinea. La replica dal fronte laburista è stata immediata. Un portavoce del leader dell’opposizione ha sfidato la May: “Jeremy già pregusta di poter dibattere faccia a faccia con Theresa May del suo accordo-pasticcio sulla Brexit e del futuro del Paese”. Futuro che secondo uno studio di King’s College e Institute for Fiscal Studies potrebbe del resto vedere una contrazione del 5,5 per cento dell’economia britannica in dieci anni, stimando i possibili effetti dell’accordo May rispetto alla permanenza nell’Ue.

In ogni caso, l’accordo sulla Brexit con l’Unione europea esiste davvero. Ora il testo deve ottenere il consenso della Camera dei comuni, la camera bassa del Parlamento britannico. Probabilmente la discussione e il voto si terranno il 12 dicembre. Per il sì basta raggiungere una maggioranza semplice, pari a circa 320 parlamentari su un’assemblea di 630 eletti. L’ obiettivo è meno agevole del previsto. L’auspicio della May è che le defezioni interne al partito siano bilanciate da qualche appoggio esterno, anche a sinistra. Un voto contrario costringerebbe la premier alle dimissioni. La deputata conservatrice Sarah Wollaston ha dichiarato all’emittente statunitense Cnbc che non è “neppure remotamente possibile” che l’accordo superi indenne il voto della Camera bassa.

Aggiornato il 27 novembre 2018 alle ore 15:35