Iran, nel giorno delle sanzioni: “l’Italia è esentata”

Gli Stati Uniti introducono ufficialmente le sanzioni contro l’Iran. Il segretario di Stato americano annuncia che l’Italia, al momento è “esentata”. Il nostro Paese, infatti, è uno dei principali partner commerciali di Teheran. L’Italia, insieme ad altri sette Paesi, avrà sei mesi di tempo per chiudere le relazioni commerciali con l’Iran. Gli otto Paesi esentati sono, appunto, Italia e Grecia, e poi Cina, India, Turchia, Corea del Sud, Taiwan e Giappone. Il presidente Hassan Rouhani, nel corso del suo intervento tivù, ha mostrato le immagini di due esercitazioni dell’aeronautica militare avvenute nel nord del Paese, incluso l’abbattimento di un drone con un missile terra-aria. “Siamo – ha detto – in una situazione di guerra. Siamo contro un nemico prepotente e dobbiamo rimanere uniti per vincere”.

Rouhani ha sostenuto che la situazione attuale è paragonabile al 1980, quando la neonata Repubblica di Khomeini si è trovata in guerra contro l’Iraq di Saddam Hussein: “Ieri avevamo di fronte Saddam, oggi Trump. Non c’è differenza. Dobbiamo resistere e vincere”. Per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, “questo è un giorno storico”.

Ieri, si è “celebrato” l’anniversario della presa dell’ambasciata americana nel 1979. Migliaia di manifestanti hanno intonato uno slogan inequivocabile: “Morte all’America”. Per Rouhani, “oggi l’Iran è in grado di vendere autonomamente il proprio petrolio, e continueremo a farlo”. Pompeo ha dichiarato che le sanzioni “mirano a colpire il regime, non il popolo”.

Frattanto, la Svizzera ha inaugurato una serie di colloqui con gli Stati Uniti per creare un canale finanziario a scopo umanitario per l’Iran. La segreteria di Stato ha diramato una nota: “Seguiamo la situazione con attenzione. In campo umanitario, il governo federale si sta impegnando affinché cibo e medicinali possano continuare ad arrivare dalla Svizzera”.

Aggiornato il 05 novembre 2018 alle ore 16:59