Londra accusa Mosca di guerra informatica

Il Regno Unito lancia l’ennesima accusa di cyberspionaggio alla Russia. Il ministro degli Esteri britannico Jeremy Hunt sostiene che i servizi segreti di Mosca portino avanti una campagna globale di attacchi informatici “indiscriminati e irresponsabili” contro istituzioni politiche, aziende, media ed entità sportive. In una nota, Hunt afferma che “questo comportamento seriale dimostri il loro desiderio di operare senza il rispetto delle leggi internazionali o delle norme stabilite, per poterlo fare con un senso di impunità e senza conseguenze”. La replica, piccata, di Mosca è arrivata dal ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov. Il quale ha dichiarato che la Gran Bretagna ha una “vivida immaginazione”. E mette insieme un “cocktail diabolico” di accuse.

L’episodio è stato rilanciato sulle pagine del quotidiano “The Independent”. Secondo il giornale inglese, “l’agenzia di intelligence militare russa accusata del tentato omicidio della ex spia Sergei Skripal ha compiuto una serie di attacchi all’estero. Questa cyberwar segreta internazionale ha preso di mira anche le elezioni presidenziali americane che hanno portato Donald Trump al potere”.

Ma secondo Maria Zakharova, portavoce del ministero degli esteri russo, “le nuove accuse della Gran Bretagna alla Russia sono state fatte senza alcuna analisi. Si tratta di accuse miscelate in un unico contenitore, magari una boccetta di un profumo di Nina Ricci. È stata messa insieme ogni cosa, il Gru, il cyberspionaggio, gli hacker del Cremlino, la Wada. È un potpourri”.

Aggiornato il 04 ottobre 2018 alle ore 15:09