Indonesia, erutta anche il vulcano Soputan

Dopo il terremoto e lo tsunami, l’eruzione vulcanica. L’isola indonesiana di Sulawesi, già colpita da un violento sisma e da un maremoto, stamattina è stata teatro dell’eruzione del vulcano Soputan, che si trova nella provincia di Sulawesi del Nord. L’eruzione ha formato una colonna di fumo e cenere cha ha raggiunto un’altezza di circa 6mila metri. Le autorità hanno comunicato alla popolazione di evitare un’area fino a 6,5 chilometri a sudovest del vulcano. Inoltre, hanno avvisato i controllori del traffico aereo dei rischi legati alle nubi. Frattanto, è salito a quota 1.407 il bilancio delle vittime provocate dal terremoto e dallo tsunami di venerdì scorso. Sono circa 60mila le persone sono state costrette ad evacuare.

Il maresciallo dall’aeronautica Hadi Tjahyanto ha reso noto che l’esercito indonesiano ha inviato i militari nella città portuale di Palu, colpita dal terremoto e dallo tsunami, per sorvegliare i depositi di carburante, le banche e l’aeroporto, per scongiurare le razzie degli sciacalli. Nel frattempo, si è messa in moto la solidarietà internazionale. Il nuovo ministro della Difesa giapponese, Takeshi Iwaya, ha annunciato che il governo nipponico spedirà un velivolo militare delle Forze di autodifesa nell’isola indonesiana di Sulawesi, per aiutare a coordinare le operazioni di soccorso. È stato approvato l’utilizzo di un aereo da trasporto C-130, insieme all’invio nella regione di cinquanta uomini specializzati nella gestione dei disastri naturali.

Il presidente della Croce rossa italiana Francesco Rocca ringrazia “il governo italiano per aver disposto un finanziamento d’emergenza a sostegno dell’azione della Croce rossa in Indonesia, e alla Regione Toscana, anch’essa attivatasi in supporto delle operazioni di assistenza in favore di chi ha perso tutto. La macchina della solidarietà internazionale è in movimento. Sono oltre 200mila le persone rimaste senza nulla e che hanno bisogno urgente di ogni tipo di aiuto”.

Rocca ricorda che “le testimonianze che arrivano direttamente dal distretto di Donggala, l’area più vicina al disastro, parlano di scene da incubo con edifici risucchiati e sopravvissuti terrorizzati. Le squadre di soccorso della Croce rossa indonesiana e le autorità governative sono riuscite a raggiungere le zone che hanno subito maggiori danni. Si lavora 24 ore su 24 per cercare di arrivare a tutte le comunità rimaste isolate per giorni e portare quanti più rifornimenti e soccorso possibili”.

La Croce rossa italiana ha lanciato una raccolta fondi per sostenere le operazioni di aiuto.

Aggiornato il 03 ottobre 2018 alle ore 17:48