La tragedia indonesiana: più di 1.200 vittime

Non c’è pace in Indonesia. Sono più di mille le vittime del terremoto e dello tsunami che hanno provocato la tragedia dell’isola indonesiana di Sulawesi. Secondo Insan Nurrohman, vice presidente della ong Aksi Cepat Tanggap, “in totale, sono stati trovati 1.203 corpi. Ma alcuni non sono ancora stati identificati o recuperati”. Nel frattempo circa 1.200 detenuti indonesiani sono fuggiti da tre diverse prigioni sempre nella regione di Sulawesi. L’evasione di massa è avvenuta dopo il maremoto. Per il funzionario del ministero della Giustizia, Sri Puguh Utami, “i detenuti sono fuggiti da due strutture usate a Palu e un’altra a Donggala, un’area colpita dal disastro”.

Il funzionario è convinto: “Sono sicuro – ha detto – che siano fuggiti perché temevano che sarebbero stati colpiti dal terremoto. Questa è sicuramente una questione di vita o di morte per i prigionieri”. Proprio nel carcere di Donggala è divampato un incendio. Utami ha detto che tutti i 343 detenuti, incarcerati per reati di corruzione e droga, si sono dati alla fuga. Cinque di loro erano stati, addirittura, condannati per crimini legati al terrorismo.

Aggiornato il 01 ottobre 2018 alle ore 15:32