Coree, Kim Jong-un accetta le ispezioni internazionali

Kim Jong-un ha detto “sì”. Il leader nordcoreano ha sottoscritto un impegno per la denuclearizzazione. La dichiarazione è stata firmata anche dal presidente sudcoreano Sud Moon Jae-in. L’accordo prevede che la Corea del Nord smantelli, in maniera permanente, il sito di test e lancio missilistico di Tongchang-ri, alla presenza di osservatori internazionali. Kim Jong-un si è impegnato a chiudere anche Yongbyon, l’unico impianto di arricchimento nucleare. Moon Jae-in ha detto che “il presidente Kim ha mostrato chiaramente una strada per la denuclearizzazione della Penisola”. Ora, la “palla” passa a Donald Trump. Il presidente americano ha risposto, ovviamente, attraverso un tweet: “Kim Jong-un ha acconsentito a permettere ispezioni nucleari e smantellare in maniera permanente un sito di test e lancio alla presenza di esperti internazionali. Molto eccitante!”. Il presidente nordcoreano ha lanciato messaggi positivi. “Siamo d’accordo – ha detto – sul fare degli sforzi effettivi per trasformare la Penisola in una terra di pace senza armi o minacce nucleari”.

A Pyongyang si è tenuto il terzo vertice in pochi mesi tra i leader delle due Coree. Ma si progetta un nuovo summit. Stavolta, a Seul, entro dicembre. Si tratterebbe della prima storica visita del presidente nordcoreano nella terra del Sud. A questo punto, l’obiettivo del “grande mediatore” Moon Jae-in è l’inaugurazione di una fase di “reciprocità” tra Pyongyang e Washington. In buona sostanza, vuol dire l’approvazione di un alleggerimento delle sanzioni americane nei confronti dei nordcoreani. Un fatto è certo: si registra una fase di distensione tra le Coree. I due leader hanno ipotizzato la realizzazione di due linee ferroviarie tra il Nord e il Sud. Di più. È allo studio una candidatura congiunta per le Olimpiadi del 2032.

Aggiornato il 19 settembre 2018 alle ore 14:07