Lifeline, i migranti saranno accolti da nove Stati

Prima, l’odissea per raggiungere l’approdo maltese. Ora, per i 234 migranti a bordo della Lifeline si aprono le porte dell’accoglienza di nove Paesi europei. Già. Perché dopo la disponibilità manifestata dalla stessa Malta e da Francia, Italia, Irlanda, Portogallo, Belgio, Olanda e Lussemburgo, ora si aggiunge anche la Norvegia. Dunque, saranno nove i Paesi che si sono offerti di ripartirsi i 234 migranti sbarcati ieri sera a La Valletta. È quanto si apprende da un tweet del premier maltese Joseph Muscat, in cui ringrazia Oslo per la disponibilità. Il governo maltese “non è contro i salvataggi operati dalle Ong” ma chiede che vengano regolamentati a livello europeo. Lo riferisce una portavoce all’indomani dello sbarco dei migranti della Lifeline nel porto della Valletta, anticipando che il premier Muscat oggi farà la proposta nel corso del vertice europeo a Bruxelles. “Il caso di ieri − aggiunge la portavoce − è l’esempio lampante della necessità di una regolamentazione che attualmente non esiste”. Frattanto, il comandante della Lifeline, il tedesco Carl Peter Reisch, si trova attualmente nel quartier generale della polizia maltese per essere interrogato, nell’ambito dell’inchiesta per violazione degli ordini della Guardia costiera italiana, che chiedeva la consegna ai libici dei migranti salvati. Lo riferiscono fonti della Ong tedesca, sostenendo che ieri sera il comandante è stato solo identificato, prima di essere riportato a bordo della nave.

Ieri, il governo maltese ha comunicato che tre bambini accompagnati dai genitori e altri tre adulti sono stati portati all’ospedale Mater Dei per una serie di controlli medici. Per il resto dei migranti è cominciata la valutazione preliminare del loro status condotta nell’Initial reception centre. È stato specificato che “le operazioni sono state compiute  sotto l’osservazione di funzionari dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati”. A bordo della nave, ha viaggiato anche un fotografo freelance italiano: il trentenne Danilo Campailla, originario di Vittoria, in provincia di Ragusa. Né lui, né gli altri otto membri dell’equipaggio sono stati trattenuti dalle autorità maltesi. Il portavoce della Ong, Axel Steier, arrivato ad attendere l’imbarcazione sul molo della Valletta, ha detto di “sperare che gli stati membri dell’Unione europea riescano ad organizzare operazioni di search and rescue che permettano ai privati di non doversi occupare di salvare le vite. Il comandante ha deciso di non tornare in Libia perché molte delle persone a bordo erano fuggite dai campi e dalla torture subite in Libia”.

Aggiornato il 28 giugno 2018 alle ore 13:54