Un ambasciatore americano “populista” a Berlino

Polemiche sulla sortita del nuovo ambasciatore americano in Germania. Richard Grenell ha rilasciato un’intervista al sito di estrema destra Breitbart, in passato guidato dal guru trumpiano Steve Bannon. L’ambasciatore ha detto di sentirsi “eccitato dinanzi all’ondata di politica conservatrice emersa nel vecchio continente, dopo il presunto fallimento delle politiche di sinistra”, promettendo di “sostenere il populismo dilagante”. Dopo l’intervista si è registrata un’immediata reazione del governo tedesco che, attraverso un portavoce del ministero degli Esteri, ha annunciato di aver chiesto “chiarimenti agli Stati Uniti per le dichiarazioni di Grenell”.

La prassi, infatti, impone agli ambasciatori un discreto riserbo. Soprattutto, sarebbe sempre opportuno evitare di interferire nelle vicende interne ai Paesi che li ospitano. Non solo. In ragione delle consuetudini diplomatiche americane, gli ambasciatori dovrebbero apparire neutrali. Il portavoce ha annunciato che il sottosegretario tedesco agli Esteri, Andreas Michaelis, incontrerà Grenell a breve. Nel corso dell’intervista Grenell ha detto che “lo scopo della sua azione politica è quello di sconfiggere una classe politica che pretende di decidere chi vince le elezioni e chi governerà, prima delle elezioni stesse”. Appena qualche settimana fa lo stesso Grenell aveva creato imbarazzo internazionale, a proposito delle sue dichiarazioni esplosive contro l’Iran e contro la posizione dell’Europa di non seguire la decisione americana sulla chiusura dell’accordo sul nucleare con Teheran: “Chi fa affari con l´Iran – aveva detto Grenell – aiuta i terroristi”.

Aggiornato il 08 giugno 2018 alle ore 11:27