Lo sciopero dei camion mette in ginocchio il Brasile

Cinque giorni di blocco stradale “bruciano” 2,7 miliardi di dollari. È quanto è accaduto in Brasile. Dove, da una settimana, lo sciopero dei camionisti ha letteralmente paralizzato il Paese, provocando perdite economiche per quasi 10 miliardi di reais, equivalenti a 2,7 miliardi di dollari. Sono queste le stime degli esperti pubblicate oggi dal quotidiano Folha de Sao Paulo. Il presidente della camera dell’industria edilizia José Carlos Martins sostiene che, “circa il 40 per cento delle attività del settore sono state raggiunte dall’impatto della mobilitazione, che ha compromesso affari per circa 2,4 miliardi di reais, pari a 650 milioni di dollari”. Ma bisogna considerare anche le perdite che si registrano nel settore della carne: 1,8 miliardi di reais, poco meno di 500 milioni di dollari. Inoltre, bisogna valutare le perdite di 1,3 miliardi di reais, pari a 355 milioni di dollari, nell’industria automobilistica e un altro miliardo di reais, pari a 237 milioni di dollari, nel settore farmaceutico.

Frattanto, è ancora molto complicato stimare le perdite relative alle compagnie aeree, a seguito della protesta dei camionisti, che ha pregiudicato il rifornimento di combustibile in quattordici aeroporti del Paese. Il presidente brasiliano Michel Temer ha dichiarato che promuoverà “una serie di concessioni alle rivendicazioni dei camionisti in sciopero”. Soprattutto, in relazione al prezzo del carburante, per arrivare ad un accordo che garantisca, in tempi brevi, la fine del blocco delle strade.

 

Aggiornato il 28 maggio 2018 alle ore 17:48