Londra, Assange rischia l'estradizione

Julian Assange potrebbe essere “sfrattato”. È possibile che il fondatore di WikiLeaks possa perdere l’asilo politico nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra. Il rischio è noto: Assange, a quel punto, sarebbe arrestato dalle autorità britanniche. E, in seguito, potrebbe persino essere estradato negli Stati Uniti. È quanto afferma la Cnn, citando fonti bene informate. Pare che la vicenda sia “eccezionalmente grave”. Assange potrebbe essere costretto a lasciare l’ambasciata da un momento all’altro. Secondo la rete televisiva all news, i servizi segreti statunitensi sono convinti che il capo dell’organizzazione internazionale potrebbe aver fatto da intermediario per conto della Russia, diffondendo le email hackerate della candidata democratica Hillary Clinton, nel bel mezzo delle elezioni presidenziali del 2016.

Il legale di Assange, via Twitter, ha scritto lo scorso 19 maggio che il fondatore di WikiLeaks sarebbe stato tenuto isolato per cinquantatré giorni, senza avere la possibilità di comunicare con l’esterno. Secondo la Cnn, pare che il nuovo presidente dell’Ecuador Lenin Moreno stia ricevendo forti pressioni dagli Stati Uniti affinché Assange venga espulso dall’ambasciata. Che la musica sia cambiata per Assange è ormai un fatto acclarato. Infatti, al giornalista australiano è stato negato l’accesso ad Internet. Ergo, non può più curare la sua creatura, WikiLeaks. Assange si trova all’interno dell’ambasciata dell’Ecuador dal 2012. L’attivista è stato accusato di molestie sessuali in Svezia e di aver violato i termini della cauzione in Gran Bretagna.

 

Aggiornato il 25 maggio 2018 alle ore 16:51