Nucleare Iran, le minacce di Trump e le reazioni internazionali

Donald Trump ha annunciato il ritiro dall’accordo sul nucleare iraniano firmato nel 2015 con l’Iran e i Paesi del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il presidente americano, nel suo discorso in diretta televisiva, ha di fatto stracciato l’accordo siglato dal suo predecessore Barack Obama. Ora si apre una ferita profonda tra Stati Uniti e Unione europea. Perché Trump, oltre a ipotizzare nuove sanzioni contro l’Iran per evitare che “il regime che sostiene il terrorismo in tutto il Medio Oriente possa arrivare alla bomba nucleare”, minaccia sanzioni erga omnes. In buona sostanza, seguendo il ragionamento del presidente americano anche le imprese europee sarebbero destinatarie di quelle sanzioni. Un fatto senza precedenti. Per Obama si tratta di “un grave errore”.

La replica da Teheran alla posizione di Trump arriva attraverso le parole del presidente Hassan Rouhani. Il quale sostiene che l’Iran “non abbandonerà l’accordo sul nucleare, seppure non sia mai stato rispettato dagli Stati Uniti, ma continuerà l’intesa con gli altri Paesi firmatari”. Ma Rouhani ha precisato che si prepara nel caso in cui i negoziati sul nucleare dovessero fallire. “Ho dato disposizione – ha detto – all’Agenzia per l’energia atomica iraniana di essere pronta a riprendere l’arricchimento dell’uranio come mai prima, già nelle prossime settimane”. Non solo. Si registra la reazione clamorosa di alcuni politici iraniani, che hanno dato fuoco in Parlamento a una bandiera di carta degli Stati Uniti, urlando “morte all’America”. Secondo il presidente del Parlamento iraniano Ali Larijani, “Trump non è in grado di svolgere il suo lavoro e non ha la capacità mentale di affrontare i problemi”.

Trump ha detto che “il Paese che ripete lo slogan “Morte all’America” è il primo sponsor del terrorismo in tutto il Medio Oriente. Negli anni ha sostenuto terroristi come Hezbollah, Hamas, i Taleban e Al Qaeda. Ha rapito, torturato, ucciso prigionieri americani. Ma nessuna operazione intrapresa dal regime iraniano è stata più pericolosa del tentativo di ottenere le armi nucleari”. Il presidente americano sostiene di avere cestinato “il peggior accordo della storia”, schierandosi apertamente dalla parte di Benjamin Netanyahu. Infatti, il premier israeliano, secondo Trump, ha smascherato le “bugie” iraniane. L’inquilino della Casa Bianca è ancora convinto che L’Iran possa acquisire armi atomiche. Per queste ragioni, “l’America non sarà ostaggio di un ricatto nucleare che consente all’Iran di continuare ad arricchire l’uranio, un accordo orribile che non avrebbe mai dovuto essere firmato”.

Per Trump sia apre una stagione conflittuale con l’Iran, dopo la “schiarita” del fronte nordcoreano. Non a caso, il presidente ha rivelato che il segretario di Stato Mike Pompeo “sta andando in Corea del Nord per preparare il mio incontro con Kim Jong-un.

Ma non si fanno attendere le reazioni internazionali alla decisione di Trump. Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha lanciato un appello in cui chiede “agli altri Paesi firmatari dell’accordo sul nucleare iraniano di restare e di rispettare pienamente gli impegni assunti”. Il presidente francese Emmanuel Macron scrive su Twitter che “Francia Germania e Gran Bretagna si rammaricano per la decisione americana di uscire dall’accordo sul nucleare iraniano. In gioco c’è il regime internazionale di lotta contro il nucleare. Lavoreremo insieme per un nuovo accordo più ampio con l’Iran”. Anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni giudica negativamente la posizione di Trump. “L’accordo con l’Iran – sostiene – va mantenuto. Contribuisce alla sicurezza nella regione e frena la proliferazione nucleare. L’Italia conferma gli impegni presi”. L’Arabia Saudita, in una nota ufficiale, “riafferma il proprio sostegno alla strategia annunciata dal presidente americano sull’Iran”. Per il rappresentante di Mosca all’Aiea Mikhail Ulianov, “la Russia farà tutto il possibile per minimizzare le conseguenze negative della decisione americana”.

Aggiornato il 09 maggio 2018 alle ore 14:01