Elezioni in Libano: l’avanzata di Hezbollah

Gli Hezbollah ottengono la metà dei deputati. La novità è il forte ridimensionano del premier sunnita Saad Hariri. È quanto emerge dalle elezioni in Libano. I risultati definitivi sono stati comunicati stamattina. Ieri sera il leader del Partito di Dio Hassan Nasrallah ha annunciato la “grande vittoria” in diretta televisiva.

“Trionfa l’asse della resistenza – ha detto Nasrallah – il fronte sciita allineato all’Iran, che protegge la sovranità del Paese contro Israele”. Per Nasrallah la “missione è compiuta”.

Hezbollah ora vanta la più potente forza armata libanese. Si tratta di oltre quarantamila uomini. In Parlamento rappresenta il principale blocco con 26 seggi, insieme al partito sciita Amal. Sommati ai deputati dei partiti alleati, a cominciare Al-Tayyar al-Watani al-Hor, il Movimento libero patriottico del presidente cristiano Michel Aoun, più gli indipendenti e formazioni minori, si arriva a 67, oltre la metà dei 128 dell’Assemblea. Per Hariri è una situazione allarmante. Anche se probabilmente riuscirà a farsi confermare premier, avrà uno spazio di manovra fortemente ridotto. Il suo partito Mostaqbal, Futuro, ha ottenuto solo 21 seggi, contro i 33 della precedente tornata elettorale.

Per l’israeliano Naftali Bennett, ministro dell’Economia, vicino a Benjamin Netanyahu, “ormai il Libano è indistinguibile da Hezbollah e Israele non farà distinzione fra Hezbollah e lo Stato libanese se ci sarà una guerra”.

Aggiornato il 08 maggio 2018 alle ore 18:13