Le dimissioni di Gary Cohn, consigliere economico di Trump

La Casa Bianca continua a perdere “pezzi”. Ora, nel bel mezzo della guerra dei dazi, arrivano le dimissioni del consigliere economico del presidente americano, Gary Cohn.

L’ex banchiere di Goldman Sachs è stato l’ideatore principale del taglio delle tasse voluto da Donald Trump. Cohn, all’interno dello staff presidenziale ha guidato la cosiddetta “ala globalista”, contraria ad un aumento indiscriminato di dazi e tariffe. Ma, alla fine, Cohn ha perso. I “falchi” per le politiche commerciali di Trump, capitanati dal consigliere Peter Navarro, hanno vinto.

Eppure, secondo il presidente, “Gary Cohn ha fatto un lavoro superbo nel portare avanti la nostra agenda, aiutando a mettere a punto uno storico taglio delle tasse e a rimettere in moto, ancora una volta, l’economia americana”.

Cohn si aggiunge ai numerosi collaboratori che hanno lasciato Trump negli ultimi mesi. L’ultima, in ordine di tempo, è stata la potente direttrice della comunicazione presidenziale Hope Hicks.

Ora, gli Stati Uniti si trovano alla vigilia di una guerra commerciale con l’Europa. E, nonostante il segretario al tesoro americano Steven Mnuchin sostenga che non si mai arriverà al muro contro muro, la realtà è sotto gli occhi di tutti. La politica dei dazi scaverà un solco profondo nelle relazioni tra l’America e l’Unione europea.

Trump, quasi sarcastico, ritiene che, “a volte, le guerre commerciali non sono così male. Metteremo i dazi su acciaio e alluminio, non abbiamo altra scelta per proteggere i nostri lavoratori e le nostre imprese. Per decenni altri paesi si sono avvantaggiati a discapito degli Stati Uniti: ora basta”.

Aggiornato il 02 maggio 2018 alle ore 15:11