Brexit, la May chiede modifiche all’accordo con la Ue

Theresa May vuole un accordo con l’Unione europea sulla fase transitoria del post Brexit. È quanto si apprende a Bruxelles, dopo la pubblicazione della posizione negoziale britannica.

Nel documento, il governo May propone alcune modifiche al testo presentato dalla Commissione. Le posizioni con l’Ue sono assolutamente distanti sulla gestione delle informazioni riservate, sulla partecipazione britannica ad alcune riunioni dell’Europa, sulla collaborazione nella politica estera e di sicurezza e sulla possibilità per il Regno Unito di partecipare agli Affari interni.

Londra pretende importanti modifiche anche sulla durata del periodo transitorio e sui diritti dei cittadini europei che arriveranno in questa fase limitata dopo la Brexit. Infine, il governo britannico ritiene necessario creare un Comitato congiunto per discutere delle eventuali divergenze nell’interpretazione e nell’attuazione dell’accordo sul periodo transitorio.

Secondo l’esecutivo guidato da Theresa May, esiste una data limite entro la quale i cittadini europei possono arrivare nel Regno Unito per continuare a beneficiare degli attuali diritti: il 29 marzo 2019. La data dell’uscita formale della Gran Bretagna dall’ dall’Unione europea.

Nel documento, al contrario della Ue, la Gran Bretagna non menziona la questione dei diritti dei cittadini che dovranno arrivare durante la fase transitoria. Secondo il governo, coloro i quali si trasferiranno nel Regno Unito dopo la Brexit potrebbero avere aspettative diverse dagli attuali residenti.

Londra, in ogni caso, ritiene che la questione sia già chiusa. Perché la “dead line” sui diritti dei cittadini è stata concordata a dicembre, quando l’Unione europea e il Regno Unito hanno indicato la data.

Aggiornato il 13 aprile 2018 alle ore 10:09