Robert Mueller: le connessioni tra Mosca e il comitato elettorale di Trump

Il quinto rinvio a giudizio per cittadini o società russe. L’accusa è nota: aver influenzato le elezioni presidenziali americane del 2016. È l’ennesimo “colpo” del procuratore speciale Robert Mueller, che dal maggio del 2017 indaga sul Russiagate. Vale a dire, le possibili connessioni tra Mosca e il comitato elettorale di Donald Trump.

Si ravvisano dettagli rilevanti nel documento con il quale Mueller annuncia il rinvio a giudizio da parte di un Gran giurì federale di tredici cittadini russi e tre società russe. Al momento nessuno è stato arrestato. Tra le società accusate figura la Internet research agency, con sede a San Pietroburgo.

Si tratta di una società controllata da Yevgeny Progozhin, un imprenditore vicino al presidente russo Vladimir Putin. Per Mueller, la Internet research agency è artefice di una “guerra informatica contro gli Stati Uniti, per seminare la discordia all’interno della politica americana”.

Nel luglio del 2016 più di ottanta agenti segreti russi sarebbero stati inviati negli Stati Uniti per raccogliere informazioni sui cittadini americani. Le società collegate al governo russo avrebbero creato profili Facebook, Instagram e Twitter falsi, con un unico obiettivo: alterare le elezioni presidenziali.

Un esempio è il falso account Twitter “Tennessee Gop”, che sosteneva di rappresentare il Partito repubblicano dello Stato e che, in poco tempo, ha raggiunto 100mila follower.

Nel corso della campagna elettorale le persone e le società accusate hanno acquistato pubblicità e pagato cittadini americani per andare a manifestazioni e proteste. Lo scopo finale sarebbe stato quello di denigrare candidati come Hillary Clinton, Marco Rubio e Ted Cruz e di sostenere Bernie Sanders e Donald Trump.

Aggiornato il 10 aprile 2018 alle ore 09:53