Siria, i ministri europei prendono le distanze da Macron

I ministri degli Esteri europei non condividono l’atteggiamento francese sulla Siria. Emmanuel Macron ha dichiarato, infatti, che, se fosse accertato l’uso delle armi chimiche contro i civili nella regione, la Francia reagirebbe in maniera dura. L’Europa ritiene troppo rigido il piglio del presidente.

Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, invoca l’intervento delle Nazioni Unite. Per il capo della politica estera europea, “la Ue ha sempre sostenuto l’Onu che vigila sul possibile uso di armi chimiche”.

Il ministro degli Esteri tedesco, il socialdemocratico Sigmar Gabriel, vuole vederci chiaro. “Sentiremo oggi – ha detto – quale posizione e soprattutto quali informazioni ha la Francia”.

Secondo il ministro degli Esteri lussemburghese Jean Asselborn, un nuovo dibattito sulle armi chimiche in Siria dovrebbe essere evitato, perché rischia di causare  insicurezza. Anche l’omologa austriaca Karin Kneissl ha detto che occorre ponderare bene in una fase molto delicata come quella attuale.

La presa di posizione di Macron sembra incontrare posizioni univoche. L’Unione europea non accetterà “fughe in avanti” della Francia sulla vicenda siriana.

Aggiornato il 09 aprile 2018 alle ore 10:13