Sudafrica, il presidente Zuma si dimette

Jacob Zuma getta la spugna. Il presidente sudafricano ha deciso di dimettersi. Non è riuscito a resistere alle pressioni dell’African national congress, il suo partito. La formazione politica nella quale ha militato Nelson Mandela ha formalmente sfiduciato il presidente. Zuma ha annunciato la conclusione del suo mandato nel corso di un discorso alla nazione.

“L’Anc – ha detto Zuma – non dovrebbe mai essere diviso sul mio nome. Sono giunto alla decisione di rassegnare le dimissioni da presidente della Repubblica con effetto immediato, sebbene non concordi con la decisione presa dai vertici del mio partito”.

Secondo il vice segretario generale dell’Anc Jessie Duarte, “la decisione del presidente Zuma è coerente con quanto aveva comunicato prima di oggi ovvero che non avrebbe mai potuto sfidare il suo partito”.

I vertici dell’Anc si erano detti disponibili a votare a favore della mozione di sfiducia presentata da tempo dal partito di opposizione Combattenti per la libertà economica (Eff). Ma, nel corso di una conferenza stampa, il segretario dell’Anc Ace Magashule ha “scaricato” ufficialmente Zuma.

Secondo il segretario, “non è stata presa questa decisione perché il presidente abbia fatto qualcosa di sbagliato, ma perché, secondo lo statuto del partito, non possono esistere centri di potere”.

Magashule ha consegnato a Zuma la richiesta formale di dimissioni. Lo statuto del partito prevede la possibilità di rimuovere dall’incarico un rappresentante pubblico. Zuma è al potere dal 2009. Il successore designato è il suo vice: Cyril Ramaphosa, già presidente del partito.

Aggiornato il 04 aprile 2018 alle ore 10:11