La fase fluida della crisi dell’Spd

La crisi dei socialdemocratici tedeschi è entrata in una fase fluida. Dopo le dimissioni di Martin Schulz dal vertice dell’Spd, fioccano i nomi del possibile sostituto. Anzi, sostituta. Già. Perché a contendersi la nuova leadership del partito fino ad oggi sono state due donne: Simone Lange  e Andrea Nahles, designata presidente dell’Spd dallo stesso Schulz.

Ma ora, attraverso un’intervista al settimanale Der Spiegel, si è fatto avanti anche Dirk Diedrich: “Se Martin proclama Andrea suo successore senza lasciare al partito una vera possibilità di scelta allora scendo in lizza contro di lei”.

Diedrich si è detto disponibile a correre per la guida del partito. È convinto che più candidati possano fornire il giusto contributo di idee ad un partito al minimo storico.

In ogni caso, per potersi formalmente candidare, è necessario ottenere l’appoggio dei rappresentanti locali del partito.  

Diedrich ha giudicato positivamente la scelta di affidare l’incarico ad interim ad Olaf Scholz: “È coerente. È fondamentale che a guidare il partito in attesa dell’esito del voto degli iscritti sull’accordo di governo sia qualcuno fuori dai giochi. Anche perché è proprio dall’esito di questo voto che dipende la scelta di chi siederà in futuro ai vertici del movimento”.

Aggiornato il 04 aprile 2018 alle ore 10:20