Venezuela, Julio Borges è il primo competitor di Maduro

Le opposizioni lanciano la sfida al presidente Nicolás Maduro. Il Tavolo dell’unità democratica (Mud) intende partecipare alle elezioni presidenziali fissate per il 22  aprile.

È quanto scrive il quotidiano El Nacional, dando notizia dell’incontro tra i rappresentanti dei partiti tenuto nella notte di giovedì. Secondo la ricostruzione del giornale, le opposizioni sono orientate alla ricerca di un candidato unico, che potrebbe essere scelto attraverso le primarie.

Ma, secondo quanto riferisce al quotidiano uno dei dirigenti dei partiti della coalizione, “non c’è tempo per fare le primarie. Si tratta di un processo che provocherebbe, inoltre, fratture interne. Abbiamo bisogno di un candidato, un leader che goda dell’approvazione di tutti e che si metta alla testa di una lotta per elezioni trasparenti vigilate da osservatori internazionali”. Il candidato possibile sembra essere Julio Borges, uno dei leader dell’opposizione.

Secondo Borges, intervistato da Union Radio, sono “possibili due scenari. Il primo è che i partiti si chiudano completamente e la società venezuelana sostenga che non esistono le possibilità di andare ad elezioni se non ci sono garanzie. Il secondo è che la società designi una persona che rappresenti tutti, in una sorta di lotta anti sistema che metta a nudo le irregolarità del processo”.

Per Borges, “senza unità, siamo morti. Possiamo avere tutte le ragioni, ma divisi queste ragioni non significano nulla. Essere uniti significa mettere le differenze da una parte e tirare fuori tutto ciò che ci unisce”.

La Mud invoca una “missione di osservatori elettorali internazionale, diretta dalle Nazioni Unite, ma allargata anche ad altri Paesi e organizzazioni. Una missione cui deve essere permesso l’accesso a tutte le fasi del processo, e la cui presenza nel Paese segnerebbe l’avvio del calendario elettorale”.

Aggiornato il 28 marzo 2018 alle ore 09:54